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Epilogo: Jordan Spieth ha "tirato dritto" nel giro conclusivo e replicando il 66 del giro d'apertura ha vinto il torneo senza mai essere impensierito. Ha lasciato a 10 colpi di distacco il più diretto inseguitore, lo svedese Henrik Stenson. Spieth ha strapazzato il campo concludendo a quota -26 e disputando di fatto un torneo a sé. Stenson è stato il migliore tra gli "umani" realizzando quattro giri sotto i 70 colpi. Alle spalle dello svedese la coppia americana Patrick Reed e Keagan Bradley con -15.
Buone notizie per Tiger Woods che, seppur autore di un giro in par a causa di un pesante triplo bogey al par 5 della buca 13, ha avuto il feedback che più si aspettava: l'assenza di dolore alla schiena. L'ex numero uno al mondo ora proseguirà il lavoro con il coach Chris Como alla ricerca del miglior feeling con il gioco corto visto che sui tee shot il nuovo "vecchio" swing pare aver già dato buoni risultati.
Terzo giro: Il rientro di Tiger Woods è stato segnato da un'influenza che ne ha condizionato la prestazione (specie nel primo giro). La nausa che lo ha attanagliato la notte prima del rientro in campo si è ripresentata anche durante la gara. L'ex numero uno al mondo, ancora condizionato nel fisico, sta migliorando giro dopo giro. Il terzo è terminato in 69 colpi con tre birdie nelle ultime tre buche.
Il protagonista assoluto sta risultando Jordan Spieth non sazio dopo la vittoria di 7 giorni fa in Australia. Il 21enne di Dallas è salito a -20, prendendo decisamente il largo con 7 colpi di vantaggio nei confronti di Keegan Bradley (passato al putter di lunghezza tradizionale) e Henrik Stenson, i migliori fra gli altri 17 in gara nell'invitational di Windermere. Per il giovane e straripante texano un altro giro da incorniciare con un birdie ogni due buche, quattro sulle prime nove e cinque sulle seconde. In 54 buche, per lui solo un bogey e un doppio bogey a fronte di ben 23 birdie, con una precisione pazzesca sui drive (13 su 14 nei primi due giri) e nei green in regulation (15 su 18 nel terzo). "Sono le migliori 54 buche consecutive che ho giocato finora e non ero mai arrivato a -20 a questo punto di un torneo", ha dichiarato con un gran sorriso Jordan Spieth.
Secondo giro: Superate le velleità di essere tra i protagonisti per la vittoria, Tiger Woods si sta concentrando sul gioco e le sensazioni che arrivano dal nuovo "vecchio" swing. Nel secondo giro l'ex numero uno al mondo è sceso sotto par chiudendo in 70 colpi. Woods ha appesantito in punteggio con un doppio bogey sull’ultima buca dopo aver segnato in precedenza un eagle, tre birdie e un bogey. «Non mi sono sentito molto diverso da ieri in campo - ha detto - Ho commesso qualche errore in meno, ma il mio gioco è stato solido come lo era stato nel primo giro. Indubbiamente le cose sono andate molto meglio attorno al green e ho imbucato qualche putt importante».
Il gioco è stato sospeso quando il leader Jordan Spieth e Steve Stricker dovevano completare una buca, ma alla conclusione la classifica non dovrebbe subire variazioni di peso. Infatti Spieth ha mantenuto la leadership con -11 e i due colpi di vantaggio sullo svedese Henrik Stenson, secondo con -9 appaiono come una buona garanzia. Al terzo posto con -8 Patrick Reed e l’inglese Justin Rose, risaliti dalle retrovie rispettivamente con un 63 (-9) e un 64 (-8), al quinto con 137 (-7) Bubba Watson, Jimmy Walker e Rickie Fowler. Ha ceduto Zach Johnson, campione uscente, da secondo a ottavo con -6 alla pari con Keegan Bradley, e Steve Stricker (-5) ha la possibilità con un birdie di agganciarlo e di lasciare da solo al 12° posto con 139 Matt Kuchar. In affanno il nordirlandese Graeme McDowell, 14° con -3 e Hunter Mahan 16° con -2.
Primo giro: Guardando lo score di +5 nel primo giro del ritorno in campo di Tiger si potrebbe essere sconsolati: 77 colpi frutto di un solo birdie e quattro bogey e a un doppio bogey. Il Fenomeno però vede il bicchiere non completamente vuoto: «È stato un giro strano - ha spiegato - in cui non ho colpito la palla così male come il punteggio potrebbe far intendere, ma il mio gioco corto è stato terribile». Non ha tutti i torni poiché analizzando i numeri si nota che ha colto otto dei 14 fairway, in due occasioni la palla si è fermata sul bordo della pista e ha commesso solo due veri errori da tee, mentre la dicono lunga i tre chip di cui ha avuto bisogno per raggiungere il green della buca 13 (par 5). In ogni caso con lo score di 77 colpi è al 18° e ultimo posto.
Al comando con 66 (-6) c'è Jordan Spieth, apparso molto tonico dopo il successo della scorsa settimana nell’Australian Open che l’ha portato in undicesima posizione nel world ranking In una classifica molto corta il 21enne di Dallas, con un titolo nel circuito datato 2013 (John Deere Classic), precede di misura Zach Johnson, campione uscente, Steve Stricker, Rickie Fowler e lo svedese Henrik Stenson. Al sesto posto con 68 (-4) Jimmy Walker, il nordirlandese Graeme McDowell e il giapponese Hideki Matsuyama, al nono con 69 (-3) Matt Kuchar e Bubba Watson. al 14° con 72 (par) Keegan Bradley e l’inglese Justin Rose. Spieth ha fissato il suo score con sette birdie, di cui cinque consecutivi, e un bogey.
PROLOGO: Tiger Woods torna in campo. Lo fa nel torneo organizzato dalla propria fondazione di beneficienza al
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