Mercoledì 24 Aprile 2024

Maietta, Ais: estate di bianchi

Vino bianco (Ansa)

Vino bianco (Ansa)

BOLLICINE d’estate. A ogni stagione il suo vino e, per accontentare tutti gli amici nelle lunghe serate in compagnia di questo periodo, il segreto è un rosato in tavola. A raccontare le ultime tendenze è il presidente dell’Ais – Associazione italiana sommelier – Antonello Maietta.  Maietta, cosa beviamo quest’estate? «Questo è il periodo dell’anno in cui si esce molto di più e si è meno condizionati dal lavoro. Ci sentiamo più scanzonati e l’ideale sono i vini bianchi, o comunque freschi e fragranti». Solo i bianchi? Faccia altri esempi per allargare il campo. «Si stanno riscoprendo i rosati, che l’Italia ha sempre un po’ snobbato. E invece ora molti produttori di tutte le aree geografiche si stanno orientando su questa tipologia. Anche se trainano le bollicine». Una tendenza che non cambia. «Il Prosecco è sempre in testa, con la sua vivacità e una gradazione mai elevata. Ormai le bollicine non sono più scelte solo per le festività, ma si bevono a tutto pasto». E poi c’è il Pignoletto. «Sta seguendo la scia del Prosecco e all’estero c’è già chi sta pensando di imitarlo. E poi piace il nome». E nelle altre zone d’Italia? «A parte le aree di tradizione, come Franciacorta o Oltrepò Pavese, in tutto il Paese si cerca l’originalità. Penso alla zona dell’Etna, alla Puglia, alle Marche con il Verdicchio, che si declina molto bene e si sta rivelando un prodotto interessante. Poi ovviamente c’è il Lambrusco, ma ogni regione ha il suo punto di riferimento. Ad esempio in Toscana si fanno bollicine rosé dall’austero Sangiovese». A proposito, perché il rosato sta vivendo questa nuova stagione? «I rosati hanno un grande vantaggio a tavola, sono un vero passepartout perché hanno la freschezza dei vini bianchi, ma la struttura del vitigno a bacca nera e si adattano alle grigliate sia di carne che di pesce. È il vino ideale quando si è indecisi per una cena». Ci consigli un vino per luglio. «Un bel Lambrusco delle colline modenesi». ... e per agosto? «Andiamo in Salento, con un rosato. Magari da Negroamaro che dà vini di bella luminosità e freschezza». Un accenno alle temperature di servizio. Anche qui le tendenze stanno cambiando? «D’estate è normale, soprattutto per i vini rossi, ma in generale negli ultimi anni le temperature si sono abbassate, cosa che i francesi fanno da tempo. Non è un male servire il vino un po’ più freddo, anche per cogliere le sfumature che cambiano progressivamente». E i consumi d’estate come vanno? «C’è un incremento. Del resto, ci si concede qualche calice in più. Basti pensare al pranzo, quando si lavora è quasi sparito».