Mercoledì 24 Aprile 2024

Scuola, i precari: meglio restare supplenti. E ai prof arrivano subito i 500 euro

Il ministro annuncia: soldi per la formazione nello stipendio di ottobre

Agnese Landini Renzi

Agnese Landini Renzi

Roma, 16 settembre 2015 - C’È CHI sceglie di fare il supplente pur avendo a disposizione un posto fisso ma lontano da casa e congela la cattedra conquistata per un anno come previsto dalla legge 107. C’è chi, poi, fa il supplente della cattedra lasciata libera dal collega che ha preferito prendersi un po’ di tempo prima di fare la valigia. C’è chi dovrebbe entrare in ruolo a novembre, con la fase C del piano di assunzioni, ma ha ottenuto una supplenza entro l’8 settembre e, anche lui, resterà a insegnare nella propria provincia per un anno. E c’è chi coprirà con una supplenza anche queste cattedre lasciate libere dallo stesso meccanismo. Scene da inizio anno scolastico ai tempi della ‘Buona scuola’ e la parola d’ordine è senza ombra di dubbio una: supplenza.   I DATI ufficiali di quante sono le supplenze create da questo sistema il Miur li sta ancora aggregando ed elaborando ma secondo i conti fatti dai sindacati l’opzione ‘accetto la cattedra fissa ma la congelo’ è andata per la maggiore. Un dato nazionale ancora non c’è ma secondo i confederali è «realistico» ritenere che 8 docenti su 10 abbiano optato per la supplenza rimandando all’anno prossimo la presa di servizio in una scuola in molti casi distante da casa. Della ultima tranche di assunzioni, circa 9mila, sono 7mila i prof destinati a sedi fuori dalla propria provincia. Intanto il ministro Stefania Giannini annuncia un po’ a sorpresa che il contributo di 500 euro netti per l’autoformazione dei docenti «sarà dato per quest’anno in busta paga, forse già a ottobre» mentre dal prossimo anno ci sarà «la card del docente con cui fare acquisti per la formazione, libri e non solo». Quanto agli insegnanti, aggiunge il ministro, che 4 su 5 di quelli assunti nella fase B abbiano scelto la supplenza annuale «me lo spiego e non lo critico». Si è scelto, chiarisce, di dare questa opportunità “per garantire continuità didattica quest’anno, il pensiero è stato per gli studenti. Se non avessimo fatto così ci sarebbe stata una mobilità incontrollabile».   «AL MOMENTO siamo al caos calmo – spiega Pino Turi della Uil scuola – perché le scuole fanno quello che hanno fatto negli altri anni: ricorrono alle supplenze, solo che se ne sono messe in moto molte di più che in passato». Di questo e di altro i sindacati della scuola parleranno con il ministro Giannini nell’incontro a Roma fissato per mercoledì 23 settembre. Intanto l’Anief denuncia che 12mila Ata e 8mila docenti precari sono stati assunti con contratti ridotti. «Per risparmiare sulle mensilità estive, l’amministrazione centrale – spiega – ha comunicato agli Uffici scolastici regionali di conferire oltre 20mila posti in supplenza sino alla fine di giugno 2016, quindi con scadenza anticipata di due mesi». In Toscana, infine, la mobilitazione contro la riforma ha già battuto un colpo: in molte scuole è slittata ad oggi la prima campanella a causa delle assemblee di personale docente e non che si sono tenute a Firenze, a Lucca e in altre città.