Giovedì 25 Aprile 2024

Schiacciare il serpente

LA CHIESA cattolica invita alla preghiera. All’unità. Merita rispetto e condivisione umana. È il messaggio importante di una fede che non incita alla guerra, ma si batte per la pace. I governi, i responsabili delle società civili e della loro sicurezza, fanno però un altro mestiere. Hollande, ad esempio, lo sta facendo male. Non è l’unico. Il Belgio ha dato preoccupanti dimostrazioni di incapacità. Ma Parigi è un’altra cosa, ha un altro peso, un passato e un presente di ben altro spessore. Anche nei rapporti con il mondo arabo, e dunque nella lotta al terrorismo islamico. Una battaglia oramai senza quartiere, con mille bersagli. Non tutti imprevedibili, però, se è vero che le chiese della Normandia erano già entrate di recente in una fatwa in lingua francese. Così come non sono tutti sconosciuti, coperti, insospettabili, gli assassini che uccidono e sgozzano in nome di Allah. Magari sono schedati, magari sono stati arrestati per complicità con il terrorismo, magari sono usciti di galera in un battibaleno, magari giravano con il braccialetto elettronico, un radar per le forze dell’ordine. Incredibile. Per questo diciamo che in Francia, il Paese più colpito dalla barbarie, le autorità non stanno facendo in pieno il loro dovere. Perché non si entra la sera del 14 luglio con un tir sul lungomare di Nizza, chiuso solo da due transenne e da un’auto dei vigili urbani. Perché il ministero degli Interni non deve chiedere alla polizia municipale di distruggere i filmati della strage, creando il legittimo sospetto di voler coprire la propria latitanza.   INSOMMA, è vero che contro questa offensiva non si potrà mai garantire sicurezza assoluta. Né in Francia, né altrove. Ed è altrettanto chiaro che è facile parlare finché il sangue scorre in casa d’altri. Ma di fronte all’escalation di ieri, alla Chiesa che entra in modo barbaro tra i bersagli dell’Isis, non si può trascurare un dettaglio, consentire un cedimento. Bisogna gridare chi sono i killer, non tacerne la fede, l’origine, qualunque sia la carta d’identità; bisogna che l’Islam moderato dica basta. Se vuole. Ieri qualcuno l’ha fatto. Vedremo. Poi, la guerra. Gli Stati la fanno con le armi. Abbiamo distrutto due alleati, Saddam e Gheddafi, possiamo e dobbiamo eliminare il Califfo. Tagliare la testa del serpente. Che continuerà a vivere. Certo. Ma capirà che noi non ci rassegniamo a morire.