Mercoledì 24 Aprile 2024

Raggi: un patto per Roma. Tutino non farà l'assessore

Il sindaco minimizza: "Il nome arriverà presto". E rilancia: ora un patto per Roma. Grillo "silenzia" i suoi

Virginia Raggi a Palermo

Virginia Raggi a Palermo

Roma, 27 settembre 2016. Mi tiro indietro, sono da 20 giorni sulla graticola e “lascio per il clima che c’è all’interno del partito che dovrebbe sostenere la Giunta di Roma“. Così Salvatore Tutino, da molti indicato come candidato all’assessorato al Bilancio del Comune di Roma, che, parlando con l’agenzia Ansa, rivendica di essere “un tecnico non condizionato da adesioni acritiche. ‘Il primo che si alza batte un colpo - dice Tutino - e anche le persone animate da buone intenzioni, e serie come la Raggi, se non sono messe nelle migliori condizioni non possono fare molto“. 

 “Era una delle persone che stavamo esaminando, ma il nome arriverà presto”. E’ quanto dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi, lasciando il Campidoglio, rispondendo così - dinanzi alle telecamere - a chi le chiede di commentare l’indisponibiltà manifestata da Salvatore Tutino, giudice della Corte dei Conti, a ricoprire il ruolo assessore al Bilancio nella sua giunta.

La situazione romana preoccupa il leader del M5S, Beppe Grillo che è intervenuto via Twitter per mettere in sostanza la sordina ai suoi: “Ringrazio di cuore - ha twittato il leader del Movimento - tutti i portavoce M5S che non faranno ne’ dichiarazioni ne’ interviste su Roma nei prossimi giorni. Grazie di cuore a tutti".

Raggi ha quindi rilanciato sulle Olimpiadi chiamando il governo a “un patto per Roma“. “Come e’ stato firmato il ‘Patto per Milano’ non capisco perche’ non si possa fare anche il ‘Patto per Roma’. Immagino che se il Governo e’ interessato alla sua capitale voglia continuare a finanziare la citta’ con le risorse preventivate nell’eventualita’ delle Olimpiadi anche in caso di mancata accettazione della candidatura”. Risposta a chi le chiedeva come il Campidoglio avrebbe recuperato le risorse per la riqualificazione degli impianti sportivi. «Siamo pronti al Patto per Roma ma il Sindaco Raggi non pensi di bluffare con noi - è la replica di Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio –: i soldi che sarebbero arrivati su Roma per le Olimpiadi andranno a Parigi o a Los Angeles. Aver rinunciato alle Olimpiadi toglierà perciò risorse alle periferie romane».