Giovedì 25 Aprile 2024

'Marcia su Roma' di Forza Nuova, Pd a Minniti: "La vieti"

L'iniziativa contro la legge sullo 'ius soli' è programmata per il 28 ottobre, anniversario della marcia fascista. Insorge la sinistra. Raggi: "Non si ripeta". Fiore: "E' solo una manifestazione patriottica"

Il manifesto della 'marcia dei patrioti', indetta da Forza Nuova (Ansa)

Il manifesto della 'marcia dei patrioti', indetta da Forza Nuova (Ansa)

Roma, 6 settembre 2017 - Minniti fermi la marcia di Forza Nuova. Lo chiede Pd in un'interrogazione firmata da 45 parlamentari. "Quali iniziative urgenti il ministro degli Interni intende adottare per impedire che l'iniziativa si possa svolgere?", si legge nel provvedimento che si riferisce alla 'marcia dei patrioti', indetta a Roma per il 28 ottobre "contro la legge sullo ius soli, che rischia di trasformarsi in una giornata tragica per il nostro Paese".

Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, precisa che si tratta di una "manifestazione patriottica, non filo-fascista o nostalgica". Ma la data scelta oltre che il nome, non sono casuali. Fu proprio il 28 ottobre del 1922 che si tenne la manifestazione armata con cui il Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini prese il potere, passata alla storia come 'marcia su Roma' e celebrata nel Ventennio come l'inizio dell'era fascista. 

"Vogliamo sfilare nel centro di Roma - dice Fiore - il ministero degli Interni sbaglierebbe a vietarla, a rispondere a un movimento di popolo, a una rivoluzione in atto con metodi questurini". E poi rivendica: "La marcia non è contro Minniti ma contro Soros". 

IL PD - Il Pd però non ci sta: "Qual è la sua opinione sulla legittimità giuridica di un movimento come Forza Nuova? - incalza l'interrogazione parlamentare diretta a Minniti, che vede come primo firmatario Emanuele Fiano -. Una cosiddetta 'marcia dei patrioti', con la quale si invitano i 'camerati' di ogni parte d'Italia ad unirsi e marciare su Roma 'contro la legge sullo ius soli'".

"Al di là delle fondate gravi preoccupazioni di ordine pubblico - si legge ancora nel testo - e al di là del carattere offensivo per la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita a difesa della nostra Repubblica, è assai discutibile, per i toni e i contenuti utilizzati, la legittimità di una simile `manifestazione' in base alla normativa vigente, ed in particolare alla luce dei divieti posti dalle leggi Scelba e Mancino".

LA SINISTRA - Alle leggi Scelba e Mancino e alla Costituzione si appella anche Possibile di Pippo Civati. "La marcia non può svolgersi, a meno che non si accetti, nel disinteresse complice e nella inammissibile equidistanza delle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, di violare la Costituzione, la legge Scelba e la legge Mancino - dicono Civati e Maestri, che chiedono a Minniti non solo di vietare l'iniziativa ma anche di sciogliere Forza Nuova "partito fascista contemporaneo per i contenuti della piattaforma 'politica' e per i metodi". 

E un'interrogazione parlamentare arriva anche a firma Mdp. "Ci pare superfluo e offensivo dover anche solo ricordare che il nostro Paese condanna l'apologia del fascismo nella sua Costituzione, nata proprio sulle macerie di quella tragedia che sconvolse l'Italia per 20 anni. Purtroppo le formazioni di estrema destra nel nostro Paese stanno avendo un insopportabile rigurgito che cavalca onde razziste e xenofobe e che non possiamo sottovalutare oltre. La legge Scelba sanziona chiunque 'promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista: chiediamo pertanto a Minniti di mettere in campo tutte le azioni necessarie a non autorizzare questa indegna e intollerabile manifestazione a Roma". 

RAGGI: NON DEVE RIPETERSI - Mette nero su bianco il suo no anche Virginia Raggi. "La #MarciaSuRoma non può e non deve ripetersi", twitta la sindaca della Capitale.