Venerdì 26 Aprile 2024

Sfida tv, Grillo regista del forfait di Di Maio

Ma la base M5S è sul piede di guerra. Gara di sfottò sui social. E i 5 Stelle gridano ai brogli nel voto

Di Maio annulla il duello tv con Renzi (Ansa)

Di Maio annulla il duello tv con Renzi (Ansa)

Roma, 7 novembre 2017 - È la fiera dell’ironia e del sarcasmo social, quella che accompagna il no di Di Maio al duello tv con Renzi. Ironia e sarcasmo a colpi di post su Facebook e Twitter che vengono non solo da fuori, ma anche da dentro il Movimento. E questo mentre si fa strada il retroscena secondo il quale è stato lo stesso guru Beppe Grillo a convincere il giovane leader a disertare l’appuntamento televisivo. E mentre sul versante siciliano post-sconfitta o post-nonvittoria, i 5 Stelle non escludono di chiedere un riconteggio delle schede se, alla fine, i voti di scarto con Nello Musumeci «dovessero essere di 20mila preferenze o poco più». Una decisione estrema, certo, che spetterà a Giancarlo Cancelleri, visto che «i cento presidenti di seggio che si sono ritirati – spiegava ieri Manlio Di Stefano a Caltanissetta – ci preoccupano perché apparati di potere possono aver condizionato queste elezioni».   Ma partiamo dal dibattito mancato Di Maio-Renzi. Il M5S rimanda al mittente le accuse di fuga dal confronto. «Se Renzi fosse rimasto sopra il 20% – spiegava ieri una fonte interna al Movimento – non avremmo avuto problemi a confrontarci, ma dopo questo risultato, è chiaro che Renzi non è più il nostro competitor, non è più il leader del Pd». La decisione di riprendersi il guanto della sfida lanciato verso Renzi poco prima delle urne è maturata dopo che alcuni tra i tanti ‘suggeritori’ della comunicazione grillina hanno parlato di ‘errore’ e di ‘mossa avventata’ di Di Maio, sottolineando che «la vera gara per le prossime elezioni sarà tra centrodestra e M5S, il resto è solo tempo sprecato». Lo stesso Grillo, si racconta, alla fine ha fatto pressione su Di Maio perché accogliesse questi suggerimenti.

Insomma, una mossa «tattica» vista da dentro il Movimento, una figuraccia colossale, un «suicidio politico» invece, per chi, anche grillino, ha commentato la notizia sui social. In pratica, un bagno di sangue, di ironia e sfottò, al punto da far diventare #Di Maio un trend topic di Twitter. «È come quelli che chiedono a una ragazza di uscire e poi non si presentano all’appuntamento dicendo che hanno conosciuto un’altra», solo per citarne uno dei più ‘graditi’ sul social. Lo sfottò più abusato, tuttavia, è stato quello legato al mondo dell’università e alla mancata laurea di Di Maio: «La do al prossimo appello», oppure, come Filippo Casini, «#DiMaio annulla il dibattito con Renzi: ci riprovo alla sessione di gennaio». Geniale Franco Pacini: «In sostituzione del dibattito, #DiMaio ha proposto a #Renzi un tressette con il morto». Altro punto su cui gli utenti hanno pungolato spietati è stato quello del congiuntivo, sul quale il candidato premier è scivolato più volte in passato.   «Non ha ancora finito di studiare il congiuntivo» (Claudia). «Non è che #DiMaio abbia paura di #Renzi, è che ha perso il Bignami del congiuntivo e da solo non può farcela. E #Floris non suggerisce mai». Spietati anche altri commenti. Marco Salvati: «Abbiamo avuto tutti un Di Maio alle medie; quello che diceva ‘ti aspetto fuori’ e poi non si faceva trovare». O come Lorenzo Federici, definitivo: «Suvvia, non scherziamo. Il martedì è il giorno del calcetto...».

Quanto, invece, al ricorso in Sicilia contro i risultati, una decisione sarà presa «a freddo», mentre ora è il momento di fare il bilancio «straordinario» di questa tornata elettorale, secondo i vertici stellati. Il clima tra le fila grilline, dunque, è di ottimismo rispetto al futuro con Beppe Grillo che, viene riferito, si è detto «molto contento delle percentuali. Adesso stiamo molto concentrati – ha spiegato – sulla strategia per le prossime elezioni politiche».