Giovedì 25 Aprile 2024

Primo caso in Italia di parto con "circolazione extracorporea"

La paziente, affetta da influenza H1N1, era in gravidanza avanzata. La donna è stata sedata per 20 giorni e il funzionamento dei suoi polmoni è stato sostituito da una macchina. E' il primo caso in Italia, al Policlinico Umberto I di Roma, e il terzo al mondo

Una sala parto in un'immagine di archivio (foto Ansa)

Una sala parto in un'immagine di archivio (foto Ansa)

Roma, 27 marzo 2015 - Al Policlinico Umberto I di Roma il primo caso in Italia, e terzo al mondo, di gravidanza che fa ricorso alla tecnica di "circolazione extracorporea" di una paziente affetta dall'influenza H1N1. La donna ha portato avanti parte della gravidanza con questa tecnica avanzata e qualche giorno fa ha partorito. 

"Rosa Prioli era già avanti con la gravidanza quando ha scoperto di essere affetta da una forma molto rara di influenza. Dopo l'allarme e la preoccupazione il lieto fine: qualche giorno fa è nata Ludovica, che è sana e sta bene, come sua mamma". Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Tutto ciò è stato possibile perché al Policlinico Umberto I hanno applicato una tecnica avanzata e all'avanguardia, si chiama 'circolazione extracorporea' -spiega Zingaretti- Rosa è stata sedata per 20 giorni e il funzionamento dei suoi polmoni è stato sostituito da una macchina. È il terzo caso di questo tipo nel mondo, il primo in Italia. Una bella storia che ci fa piacere condividere. Grazie e complimenti ai medici, agli infermieri e a tutti i professionisti che si sono prodigati con successo su questo caso: anche questa è la sanità del Lazio che cambia".

La donna ha partorito il 9 febbraio scorso al settimo mese di gravidanza in circolazione extracorporea con taglio cesareo. Rosa arriva al Policlinico Umberto I alla 27/a settimana di gravidanza con una sospetta diagnosi di H1N1 (influenza aviaria). "Abbiamo preso in carico la signora Rosa e in coma farmacologico, sottoposta a circolazione extra-corporea" sottolinea il Prof. Andrea Morelli, responsabile del team della terapia intensiva che si è preso cura della paziente. Si decide di far proseguire la gravidanza fino al VII mese e, sempre in circolazione extracorporea, si procede al taglio cesareo in una sala operatoria dedicata, con la presenza di tutti professionisti utili a questo caso: il team di terapia intensiva, il Prof. Benedetti-Panici che in 1 minuto ha effettuato il taglio cesareo, il Prof. De Curtis della terapia intensiva neonatale. "Ludovica nasce il 9 febbraio 2015 e oggi il suo peso ha superato i Kg. 2,500. Faccio i miei migliori auguri a Rosa e alla sua piccola, e voglio ancora una volta ringraziare il Policlinico Umberto I con tutti i suoi professionisti, la Rete Nazionale RESPIRA , istituita nel 2009 dal Ministero della Salute e la Regione Lazio che ci supporta nel miglioramento continuo dei nostri servizi" dice il direttore generale del POliclinico Umberto I Domenico Alessio.

E aggiunge: "Questo caso, primo in Italia e secondo nel mondo, rientrerà nella letteratura medica mondiale". "Oggi festeggiamo la Signora Rosa, suo marito Guido e la piccola Ludovica. Grazie alla grande professionalità dei Medici del Policlinico, Rosa e Ludovica vivono! È un miracolo", conclude il dg Alessio.

La gioia del marito Guido: "È stato un doppio miracolo. Nel giro di qualche ora la situazione è precipitata, avevo visto davanti a me il buio. Per fortuna la situazione si è risolta al meglio". "Anche la nostra bimba sta bene - aggiunge - prima di Pasqua dovrebbe essere dimessa. Ringraziamo tutti i medici e il personale che hanno tenuto in cura mia moglie in quelle lunghe settimane".

L'uomo ricorda che tutto è iniziato il 18 gennaio quando la moglie ha accusato febbre e non respirava bene. "Dopo qualche giorno di ricovero al Sant'Eugenio, la situazione si è aggravata improvvisamente - racconta - il 22 gennaio è stata sedata e il giorno successivo trasferita all'Umberto I in condizioni disperate. Grazie alla bravura dei medici e al macchinario Ecmo, che ha permesso ai suoi polmoni di riposare, mia moglie e mia figlia ora sono salve. Rosa è tornata a casa il 10 marzo e tra qualche giorno dovrebbe essere dimessa anche la nostra piccola".