Mercoledì 24 Aprile 2024

Vicenza, gara sadica tra medici in ospedale sulle vene dei pazienti

Coinvolti medici e infermieri del pronto soccorso, facevano a gara a chi inseriva più cannule nelle vene dei pazienti. Aperta indagine interna all'ospedale, 2 sanzioni disciplinari e 6 archiviazioni. Il primario: "Era solo un gioco"

Medici

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Vicenza, 28 aprile 2016 - Facevano a gara a chi inseriva più cannule nelle vene dei pazienti, con tanto di punteggio assegnato per ogni tubicino da quello più sottile a quello più doloroso. Il tutto documentato in una chat di whatsapp dove alcuni medici e infermieri si 'sfidavano' a chi metteva più cannule. Il gioco sadico è andato in scena all'Ospedale di Vicenza, con protagonisti, secondo un'indagine interna all'ospedale, alcuni medici e infermieri in servizio al pronto soccorso. Un caso choc di malasanità, che è stato riportato da "Il Giornale di Vicenza" e ha portato a due sanzioni disciplinari e sei 'archiviazioni' nei confronti dei presunti colpevoli. La decisione di dare avvio alla gara sarebbe stata presa nel corso di una cena e la vicenda sarebbe andata avanti fino a quando uno dei partecipanti ha deciso di parlarne con il primario che ha subito informato la dirigenza dell'ospedale. Da qui, l'avvio dell'indagine interna.

"ERA SOLO UN GIOCO" - "E' stato solo un gioco e per fortuna tale è rimasto", commenta oggi il primario del pronto soccorso Vincenzo Riboni.  "Nessuno ha fatto nulla di sbagliato - ha precisato il primario - e la salute e il benessere dei pazienti non sono mai stati compromessi". Riboni tuttavia ammette come rimanga "un giudizio eticamente negativo di quanto è stato fatto, dal momento che simili gare non andrebbero né pensate né tantomeno messe per iscritto. Del resto il comportamento di pochi, che peraltro poi si sono pentiti, non inficia il buon lavoro di una equipe composta da almeno 90 persone, che hanno sempre dimostrato professionalità, qualità e umanità ai massimi livelli".  Il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri ha escluso oggi di aver ricevuto segnalazioni e di non aver aperto un fascicolo sulla vicenda. 

ZAIA - "Non credo ai miei occhi nel leggere una notizia che è a dir poco inquietante. Vicenda di cui ho appreso stamane dai giornali". Commenta così il caso il presidente del Veneto Luca Zaia. Zaia spiega di aver già allertato il segretario generale regionale per la sanità affinché acquisisca al più presto tutti gli atti in possesso dell'Usl di Vicenza. In più, spiega, "ho allertato l'avvocato regionale chiedendo che venga inoltrata una mia segnalazione alla procura assieme a tutti gli atti acquisiti". "Solo la procura - aggiunge il governatore - potrà chiarire fino in fondo i lati oscuri di questa vicenda. Qualora ci fossero responsabilità accertate le punizioni dovranno essere esemplari. Per me non finisce qui. In mattinata manderò personalmente il fascicolo in procura. Su una storia come questa, qualora accertata, non ci possono essere se o ma o sconti per nessuno".