Mercoledì 24 Aprile 2024

NIBALI E ARU ANCORA NELLA BUFERA

Angelo Costa Losanna (Svizzera) NON C'È PACE per l'Astana. Purtroppo, anche per Nibali e Aru, che rischiano di pagare per colpe altrui. Ammessa con riserva nello scorso dicembre al World Tour, la Champions del ciclismo, dopo i casi di positività dei fratelli Iglinskiy e di tre giovani del team satellite, la squadra kazaka è di nuovo nella bufera: l'Uci, vale a dire il governo mondiale della bici, ha chiesto alla commissione licenze di riesaminare il caso e di escluderla dal circuito internazionale. In sintesi: fuori dalle grandi classiche, fuori da Giro e Tour. E' la seconda volta in pochi mesi, ma questa fa più rumore. A spingere l'Uci a bussare di nuovo per il massimo castigo è il rapporto dell'Istituto di scienza dello sport dell'università di Losanna, al quale i vertici del ciclismo hanno chiesto un'analisi sulla politica antidoping del team: sarebbe emerso che le cose non starebbero come raccontato dai dirigenti dell'Astana. Senza dimenticare che, nel frattempo, all'Uci sono arrivati anche gli atti dell'inchiesta doping della procura di Padova, che contengono documenti riguardanti membri del team kazako. «Non commentiamo, ma la nostra decisione è conseguenza di quanto contenuto nei due rapporti», scrive la federciclo mondiale in una nota. NON COMMENTA nemmeno l'Astana: da Nibali al manager Vinokourov, coinvolto nell'inchiesta di Padova per i suoi rapporti col medico Michele Ferrari, bocche cucite. Il team, del quale oltre a Nibali e Aru fanno parte altri otto italiani, aspetta che la commissione licenze, organismo indipendente dall'Uci, si pronunci, poi avvierà le sue contromosse: in caso di esclusione dal World Tour, potrà ricorrere al Tas, anche se i tempi di queste operazioni si esauriranno solo a fine aprile, alla vigilia del Giro. Dovesse aver torto anche nell'ultimo grado di giudizio, l'Astana non avrebbe più diritto a partecipare alle gare che contano: in questo caso, correrebbe solo su invito, ma l'intenzione annunciata dai dirigenti dell'Est è di sciogliere la squadra. Intanto il Tas fa un mezzo favore ad Alessandro Ballan: l'ex iridato si è visto confermare i due anni di stop per le sedute di ozonoterapie considerate illecite, ma gli è stato retrodatato l'inizio della squalifica e potrà correre dal 17 agosto.