Giovedì 25 Aprile 2024

Parma, tolte le multe ai grillini. "Divieto di sosta, ma in buona fede"

Nel mirino tre esponenti della giunta Pizzarotti per tre contravvenzioni da meno di 80 euro l'una. Il Movimento nuovi Consumatori: "Un normale cittadino non ha mai avuto un trattamento simile"

Il sindaco M5S di Parma, Federico Pizzarotti (Ansa)

Il sindaco M5S di Parma, Federico Pizzarotti (Ansa)

Parma, 4 maggio 2016 - «L’elemento psicologico della buona fede non colposa» un giorno potrebbe salvarvi. Sì, perché a Parma, a tre membri di peso della giunta 5 Stelle di Federico Pizzarotti, grazie a questa motivazione, è arrivata l’archiviazione di tre multe per divieto di sosta. Lo dimostrano alcune carte, con firma del comandante della polizia municipale Gaetano Noè, che il Movimento nuovi consumatori, presieduta da Filippo Greci, ha reso note. A ‘inchiodare’ il presidente del consiglio comunale Marco Vagnozzi, il vicesindaco Nicoletta Paci e l’assessore al bilancio Marco Ferretti, datate 22 maggio 2014, sono tre contravvenzioni, da meno di 80 euro l’una, per aver parcheggiato l’auto «nel cortile di proprietà del comune di Parma, attiguo al Palazzo municipale». Ma – si specifica nella proposta di archiviazione delle multe – «l’area dove è avvenuto l’accertamento è di proprietà pubblica comunale, ma è sempre stata interclusa dapprima con una sbarra e successivamente con colonnotto manovrato con il telecomando». Visto che l’area è interdetta alla circolazione permanente, i veicoli autorizzati sono muniti di contrassegno. Che, però, sulle auto 5 Stelle non c’era.

Lo conferma il capogruppo pentastellato del comune di Parma, Marco Bosi che insiste: «Non c'è nessun multa-gate. Non è stata commessa nessuna irregolarità. Non avevamo il tagliandino, ma avevamo il telecomando. Ma sulla procedura non mi sbilancio. Io sono stato multato, ma ho pagato senza fare ricorso». E, a chi chiede se, Pizzarotti, sia a rischio scomuniche dal Movimento 5 Stelle, liquida la questione con un «mi sembra di stare in un altro pianeta». Il primo cittadino di Parma è in Bielorussia per impegni istituzionali e non replica direttamente. Nella serata di ieri, però, arriva, una nota del Comune. «Gli assessori erano autorizzati alla sosta. Non c’è stato nessun tipo di annullamento d’ufficio ma l’ufficio preposto ha riconosciuto la legittimità dell’operato». Il Movimento nuovi consumatori, però, non ci sta. Greci ricorda come «un normale cittadino non abbia mai avuto un simile trattamento tant’è che, nello stesso periodo, c’è stato chi ha avuto dalla Prefettura il rigetto dell’istanza con la sanzione aumentata da 185,50 a 1.071 euro». Sarà un caso che spunti «la buona fede non colposa» per tre amministratori? «Il punto – dice Greci – non è se erano o meno autorizzati, ma la procedura. Per i cittadini di serie B c’è una lunga trafila da fare. Per gli altri arriva un’archiviazione sulla base di un semplice preavviso che, di solito, non è oggetto di ricorso».  Insomma, stranezze. E dire che, proprio l’amministrazione grillina, sulle multe ha incassato ben 12 milioni di euro nel 2013 installando varchi, telecamere e autovelox. Salvo poi risultare che la società partecipata del Comune, ‘Parma gestione entrate’, non era autorizzata alla riscossione delle contravvenzioni, ma la giunta – dice Greci – l’ha sempre difesa.

Il senatore Pd di Parma, Giorgio Pagliari, va all’attacco via Facebook: «Le multe cancellate per "buona fede non colposa"!?? Esiste, forse, una 'buona fede colposa o dolosa'? Le multe, quelle dei normali cittadini (cioè dei cittadini veri...non pentastellati), si annullano perché la legge non é stata violata. In questo caso, si deduce che la violazione c'é, ma la multa viene annullata per una ragione non prevista dalla legge: la 'buona fede non colposa'. A Parma, ci sono, dunque, cittadini di serie A, gli amministratori, e cittadini di serie B, tutti gli altri. È questa l’innovazione pentastellata?». La deputata M5S emiliana Giulia Sarti preferisce non sbilanciarsi: «Ogni dubbio sarà chiarito in conferenza stampa. Noi del Movimento 5 Stelle dobbiamo rispondere a ogni domanda e chiarire sempre tutto».