Venerdì 26 Aprile 2024

Accordo tra numeri uno: il Coni sceglie Toyota

Siglata la partnership che durerà fino al 2024

Andrea Carlucci (a sinistra), ad Toyota Italia, e Giovanni Malagò, presidente Coni

Andrea Carlucci (a sinistra), ad Toyota Italia, e Giovanni Malagò, presidente Coni

Roma, 25 gennaio 2017 - «Toyota è da quattro anni il primo produttore di automobili al mondo: questo accordo è motivo di grande orgoglio per noi». Così il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò, nel presentare la partnership tra il colosso dell’auto giapponese e il Coni. Accordo che durerà otto anni, fino al 31 dicembre 2024 e rappresenta espressione diretta del matrimonio tra il Cio – il Comitato olimpico internazionale – e Toyota.

"Ad ogni impegno istituzionale mi vedrete arrivare con questa Lexus"

SPETTACOLARE la presentazione andata in scena nel Salone d’Onore del Foro Italico e curata dal direttore del marketing e sviluppo Coni, Diego Nepi Molineris, con tanto di drone e immagini live proiettate su un mega schermo, ad accompagnare l’arrivo della Lexus consegnata a Malagò da Andrea Carlucci, ad di Toyota Motor Italia. «Ci tengo a dire una cosa – ha commentato Malagò – ogni volta che ci sarà un impegno istituzionale mi vedrete arrivare con questa Lexus». Il marchio giapponese ha donato al Coni venti Toyota RAV4 Hybrid, vetture ufficiali dell’Italia Olympic Team, e cinque Lexus (quattro NX Hybrid e una RX Hybrid), auto dotate di una nuova tecnologia che abbina al piacere di guida le basse emissioni a tutela dell’ambiente.

Da concessionario di automobili a presidente del Coni 

«SONO DIVENTATO presidente del Coni dopo aver fatto il concessionario di automobili per tutta la vita, dai 21 ai 54 anni», ha raccontato Malagò. «E in linea teorica – ha proseguito – dovrei continuare a farlo, ma conoscete qual è la mia quotidianità... Per fortuna ho un papà che ancora sta sul pezzo», riferendosi al business di famiglia. Il presidente del Coni ha ricordato di aver conosciuto i vertici di Toyota agli inizi della loro esperienza in Italia, quando «nessuno poteva prevedere dove sarebbero arrivati. Ma nel giorno in cui ho visto per la prima volta i loro prodotti, ho capito che sarebbero diventati numeri uno». «Malagò ha raccontato una bella storia, fatta anche di persone e uomini», ha replicato Carlucci. «L`impresa – ha proseguito – è fatta di volontà e persone che si mettono insieme guardando a un obiettivo comune. Seguo con passione il nuoto e mi piace quando un record viene battuto: non so dirvi se quest’anno resteremo numeri uno ma non è importante, quello che è importante è riuscire a superarsi. Parlo di clienti che salgono sulle Toyota e sulle Lexus in tutto il mondo, parlo di persone alle quali offrire servizi innovativi di mobilità. Non si tratta di parlare solo di innovazione, ma anche di mobilità sostenibile: senza innovazioni e investimenti, non si riesce a generare beneficio per i clienti».