Mercoledì 24 Aprile 2024

Matilde Gioli, attrice e filosofa. Chi è la valletta di Rischiatutto

Lanciata da Virzì nel Capitale Umano, è al fianco di Fabio Fazio

Matilde Gioli (Olycom)

Matilde Gioli (Olycom)

Roma, 18 aprile 2016 - ERA la preistoria lattiginosa, in bianco e nero, della nostra memoria e della televisione. Quando Mike Bongiorno la presentò, 5 febbraio 1970, disse così: «Ho trovato una vallettina molto graziosa, facciamole un applauso di incoraggiamento!». Lei, timidamente, rispose: «Faccio il primo anno della Facoltà di Filosofia». E Mike, che di fronte alla sapienza, allo studio, si inchinava come dinanzi a un pianeta sconosciuto, esclamò: «Il primo anno di Filosofia! Ci pensate? Una valletta filosofa! Sono cambiati i tempi».

La vallettina «molto graziosa», anche filosofa, si chiamava Sabina Ciuffini. E cambiò, più di quanto nessuno prevedesse, la storia della televisione italiana. Era più contemporanea di qualsiasi valletta la avesse preceduta. Era ye-ye, era pop, era rock ’n roll. Era la generazione del ’68 che, in qualche modo ancora acerbo, faceva capolino nella tv italiana insieme alle minigonne di Sabina.

ADESSO che Fabio Fazio torna in tv con la gigantesca operazione nostalgia del nuovo “Rischiatutto”, ci sarà anche una nuova Sabina. Ieri, da Giletti, Fazio parlando delle due puntate speciali in onda giovedì e venerdì su Raiuno (in attesa di Rischiatutto vero e proprio, dieci puntate su Raitre in autunno), ne ha svelato il nome. Sarà Matilde Gioli, ventisei anni, ex campionessa di nuoto sincronizzato, attrice vista e apprezzata nel film “Il capitale umano” di Paolo Virzì. E laureata in Filosofia, alla Statale di Milano. Un’altra valletta filosofa. Stavolta, persino laureata. Ma adesso i tempi, forse, sono davvero cambiati. O forse no: perché dagli anni di Sabina, di vallette filosofe non ne abbiamo incontrate tante. Semmai, abbiamo avuto un ritorno di «velinite», valanghe di vallette più o meno vestite, e più dedite ai calciatori che alla dialettica e alla Filosofia. 

SABINA, all’epoca, fece innamorare trenta milioni di spettatori. Che cosa succederà adesso con Matilde? Lunghi capelli castani, occhi azzurri, fisico da sportiva, una forte rassomiglianza con l’attrice Eva Green, Matilde Gioli arriva in un mondo dove tutto, televisivamente, è stato detto, fatto, sperimentato, citato, messo tra virgolette, digerito, irriso, riraccontato con ironia. Difficile ritrovare quella situazione ancora un po’ vergine, un po’ «naive», quella fede nella televisione che ancora avevano tutti, quella compattezza del pubblico che aveva a disposizione soltanto due canali, nella quale si trovò tuffata Sabina Ciuffini.

«MIKE mi fermò davanti al mio liceo, il Giulio Cesare di Roma», ricorda Sabina. «Verrebbe a fare un provino per un nuovo programma?». Prosegue: «Fui a dir poco gelida. Non ero impegnata politicamente, ma la televisione per me era un mondo che non stimavo. Ma Mike disse la parola magica: “stipendio”. E io capii che grazie a quel programma avrei potuto iniziare a mantenermi». In casa di Sabina, “Rischiatutto” non lo videro mai. «Mia mamma diceva: do un’occhiata al vestito di Sabina, e poi spegneva la tv». Il vestito era quasi sempre una minigonna. Chissà come vedremo, fra pochi giorni, Matilde. Se anche lei realizzerà una rivoluzione. E se in famiglia la guarderanno oppure no. Mike Bongiorno, invece, sapeva dove andassero gli occhi del pubblico: «Se in video appaiono Mike Bongiorno, il campione di Rischiatutto e in mezzo a loro una donna, sappi che gli occhi dello spettatore andranno sempre su di lei». E oggi, probabilmente, non è cambiato niente.