Giovedì 25 Aprile 2024

Magic Leap, la fantasia che si fa 'tangibile' e piace a Google

Il brevetto di Magic Leap. Della startup, nata a Hollywood nel 2011, fino allo scorso ottobre si sapeva poco. Poi un investimento da 542 milioni di dollari capitanato da Google ha acceso i riflettori sulla società

Una donna indossa i Google glass (Afp)

Una donna indossa i Google glass (Afp)

Roma, 25 gennaio 2015 - La fantasia letteralmente a portata di mano. Un paio di occhiali e un guanto tattile, con cui interagire con schermi immateriali, vedere panorami mozzafiato, immergersi in un videogioco che si anima tra gli scaffali di un supermercato. È la 'realtà cinematica', una nuova forma di realtà iper-realistica, così come si mostra in un brevetto di Magic Leap. Della startup, nata a Hollywood nel 2011, fino allo scorso ottobre si sapeva poco. Poi un investimento da 542 milioni di dollari capitanato da Google ha acceso i riflettori sulla società. La missione dell'azienda è rimasta comunque misteriosa se non per il manifesto che campeggia sul suo sito: "È ora di riportare la magia nel mondo". Le illustrazioni del brevetto depositato in Usa mostrano schermi che si aprono su pareti e pavimenti, o in una sorta di anello che avvolge il corpo cone un hula hoop.

Social network a cui accedere muovendo l'indice o toccando un braccialetto, persone che appaiono per fare yoga insieme a noi e medici che mostrano in 3D un intervento al paziente. E poi un mondo parallelo che trasforma la realtà in un videogame. Quel che viene prefigurato è in sostanza una realtà che può essere arricchita sovrapponendole l'immaginazione, per facilitare il lavoro o intrattenere. E con un business che le si può costruire tutt'attorno, dalle applicazioni per la produttività a nuove forme di pubblicità nei negozi.