Mercoledì 24 Aprile 2024

The Sprawl, un gioco di ruolo per diventare un Blade Runner

Mentre Blade Runner 2049 divide pubblico e critica, arriva The Sprawl, gioco di ruolo dalle atmosfere cyberpunk pubblicato da una piccola casa editrice italiana, Dreamlord Press. Mettete da parte le consolle, perché servono solo carta, dadi e tanta fantasia...

Un'immagine di Blade Runner 2049 e la copertina di The Sprawl

Un'immagine di Blade Runner 2049 e la copertina di The Sprawl

Entrare nei panni di un cacciatore di taglie o di un hacker capace di connettersi alla Matrice. Aggirarsi per le strade buie e piovose, braccati dagli agenti di potenti corporazioni. Mentre Blade Runner 2049 divide pubblico e critica al cinema, esce ‘The Sprawl’, gioco di ruolo ambientato in un mondo cyberpunk simile a quello visto nella pellicola di Denis Villeneuve. Un manuale scritto da Hamish Cameron e pubblicato in Italia dalla Dreamlord Press, etichetta bolognese che adatta (in gergo si direbbe ‘localizza’) e distribuisce volumi anglosassoni, pur non disdegnando il passaggio inverso, ovvero il lancio di giochi italiani all’estero. Il tutto, in un settore – quello dei giochi da tavolo o di ruolo – che solo in Usa e Canada fattura attorno ai 900 milioni di dollari l’anno. “In Italia c’è una base di appassionati che ha numeri ridotti ma che sta crescendo, spiega Nicola Urbinati, informatico e ‘papà’ poco più che quarantenne della Dreamlord Press, che è riuscito a fare della sua passione anche un piccolo business.

Urbinati, che cos’è un gioco di ruolo?

“In linea generale ci si trova attorno a un tavolo con fogli di carta, matite, dadi, pedine, a seconda delle meccaniche del gioco che si sta iniziando e si racconta collettivamente una storia, a volta già preparata da un game master, a volte facendola emergere dalla conversazione tra i giocatori, ognuno dei quali vestirà i panni di uno dei protagonisti della storia stessa. Le regole del gioco andranno a influenzare e incanalare questa conversazione in modo che storia e temi trattati siano quelli proposti dal gioco. Ogni gioco infatti esplora una tematica particolare, da quella fantasy più diffusa a infinite altre, anche con approfondimenti socio-culturali profondi”.

Sembra un mondo antico rispetto agli effetti speciali degli ultimi videogiochi. Cosa può offrire di più, nel 2017, l’esperienza di un gioco di ruolo o da tavolo?

“Quello che, secondo me, questi prodotti hanno in più rispetto ai videogame è il tipo di interazione sociale. Anche nei videogame multiplayer, con cuffie e telecamere, i giocatori oggi interagiscono fra di loro, ma faccia a faccia è tutta un’altra cosa”.

Già, soprattutto in un’epoca di amicizie su Facebook e conversazioni via chat…

“Il vantaggio secondo me è che nei giochi di ruolo è possibile mettere in campo se stessi, con uno scambio che aiuta a crescere, ad acquistare sicurezza e a conoscere gli altri. In più, è uno sforzo di creatività importante, si possono immaginare e rendere reali mondi interi, situazioni che costringono a prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni”.

Roba da nerd, direbbe chi generalizza. Ma chi sono i giocatori di giochi di ruolo? C’è un profilo-tipo?

“Io giro molte fiere di settore, ho visto persone di tutti i tipi, molto variegato anche dal punto di vista dell’età. Da un lato, ci sono ancora le generazioni che hanno visto i primissimi giochi di ruolo, come me: siamo diventati grandi e ognuno ha il proprio lavoro, dal banchiere al medico all'operaio, al farmacista, dal più nerd a quello meno nerd. Un pubblico generalmente maschile. Poi ci sono le nuove generazioni, che si stanno appassionando: e qui ho notato moltissime ragazze, che entrano in questo settore anche come autrici. Ci sono molte associazioni ludiche che lavorano anche a livello sociale ed educativo, insomma è un mondo che si apre a realtà sociali e a generazioni diverse”.

E la Dreamlord press com’è nata? Come mai ha deciso di fare un business della sua passione?

“Siamo nati all'inizio del 2014, abbiamo una capacità di produzione notevole, il catalogo conta già una ventina di manuali tra giochi e supplementi. A Lucca Comics & Games 2017 porteremo ‘The Sprawl’ e altre tre uscite nuove. È un buon momento per il settore, quest’anno poi una nuova spinta è venuta dalla pubblicazione della nuova edizione (la quinta) del celebre Dungeons & Dragons, che per molti è stato il primo, storico, gioco di ruolo”.

Ecco, The Sprawl invece sfrutta un po’ il traino di Blade Runner 2049…

“C’è un mondo distopico e Cyberpunk, come può essere quello di Neuromante e di altri romanzi del genere, oppure di film come Matrix. Quest’anno, fra Blade Runner 2049 e Ghost in the shell, pur con esiti diversi, il genere è tornato un po’ alla ribalta. E dunque, abbiamo deciso di seguire l’onda. Ma oltre a The Sprawl porteremo a Lucca due novità di Black Box Games – un gruppo tutto italiano che traduciamo anche per l’estero -, ovvero Pataphisic Wonder, basato sul sistema Fate, che affronta i temi dei traumi e dei sogni, e Valhalla rising, supplemento per Evolution Pulse, uno dei giochi di maggior successo che si ispira a un best seller manga come Blame. Ultimo ma non ultimo, La società dei sognatori, gioco molto particolare sulla dimensione onirica, ambientato nell’Europa dell’800".

 

 

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