Sabato 27 Aprile 2024

Serie tv, il 2017 porta “Capital” e il mistero di Pepys Road

La serie Bbc ambientata a Londra sarà trasmessa da LaEffe: tutte le anticipazioni

Bologna, 23 gennaio 2017 – E’ fra le nuove serie più attese della stagione, visto che in Italia ancora non era stata trasmessa e gli Emmy awards, gli Oscar del piccolo schermo, l’hanno premiata come miglior miniserie. Finalmente, da martedì 24 gennaio, approda in tivù su LaEffe (Sky canale 139) “Capital – Mistero a Pepys Road”, uno dei tanti brillanti prodotti Bbc che fanno venire voglia di trasferirsi nella perfida Albione, nonostante la Brexit con annessi e connessi.

Come il romanzo da cui è tratta (l’autore è John Lanchester) “Capital” racconta la vita di una ex strada medio-borghese nel sud di Londra (la famosa Pepys Road) che negli anni è diventata terra di conquista per yuppie, finanzieri e nuovi ricchi e si sviluppa con una doppia chiave di lettura: una, che è il gioco narrativo da cui si dipana la storia, ha il sapore del thriller, e racconta di una misteriosa serie di cartoline che arrivano a un gruppo di vicini di casa con l’inquietante testo “Vogliamo quello che avete voi”; l’altra, ed è quella più interessante, ha il passo altmaniano del romanzo corale, la critica sociale, il ritratto verista di un mondo che non c’è più e di uno, che invece esiste, che non si accorge della sua imminente deflagrazione.

Dal finanziere Roger (Toby Jones, straordinario Truman Capote nel poco visto “Infamous”) all’insopportabile moglie Arabella (Rachael Stirling, più dedita agli acquisti compulsivi che all’economia domestica), dalla vedova Petunia (ultimo baluardo della vecchia Pepys) alla famiglia Kamal (che sta cercando di capire come passare dalle tradizioni musulmane allo stile di vita londinese), dagli ausiliari del traffico al manovale polacco che nessuno chiama col vero nome, “Capital – Mistero a Pepys Road” scava a fondo nelle strade dell’anima, delle divisioni sociali, ci interroga sul valore delle “social street” di cui adesso si riempiono la bocca le Istituzioni senza diventare noiosoa, anche perché si regge su un grandioso cast che rimanda, ad esempio, a “The casual vacancy”, fortunato romanzo post Harry Potter di J.K. Rowling adattato con successo anche per lo schermo.

Non è la prima volta che la tv o il cinema si occupano di argomenti simili. In origine fu “Grand Hotel”: storie di gente che viene e gente che va con corollario di diva volubile, segretarie e un barone perdigiorno. Poi toccò a “Peyton Place” (che in Italia divenne “I peccatori di Peyton Place”), la cittadina nordamericana dove per la prima volta, sia su romanzo che su grande e piccolo schermo, la suburbia Usa svelava vizi e virtù di un gruppo di residenti. Ne sono seguiti molti altri, dal surreale e cult “Twin Peaks” di David Lynch agli iconici serial degli anni Novanta “Beverly Hills 90210” (che raccontava la California dei teenager dagli scherzoni di scuola fino ai primi approcci con sesso e droga) o “Melrose Place” (che invece guardava a un mondo lievemente più adulto in un mix sapiente di riccanza, si direbbe oggi, e sensualità). Persino Cesare Cremonini, con “Via Zanardi 33”, tentò l’esperimento all’inizio degli anni Zero.

La serie è inserita nel ciclo di LaEffe “Dal libro alla TV”, che porta sul piccolo schermo alcuni tra i migliori adattamenti televisivi internazionali di opere letterarie, dai grandi classici senza tempo ai bestseller contemporanei. L’appuntamento con “Capital – Mistero a Pepys Road” è a partire dal 24 gennaio, ogni martedì per quattro settimane, alle 21.10.