Una scena del film Ben-Hur – Foto: Paramount Pictures/MGM
L'antica Gerusalemme, il riscatto di un uomo, la celeberrima corsa delle bighe: il 29 settembre esce nelle sale italiane "Ben-Hur". Ecco ciò che vale la pena di conoscere prima di entrare in sala, senza spoiler.
COS'È
È un'avventura action con forti tinte drammatiche, la quinta versione per il grande schermo del romanzo scritto da Lew Wallace dopo quella muta del 1907 diretta da Sidney Olcott, quella del 1925 (Fred Niblo), quella del 1959 (William Wyler, con Charlton Heston protagonista) e quella animata del 2003 (William R. Kowalchuk Jr.).
LA TRAMA
Siamo a Gerusalemme, negli anni dell'occupazione romana e della predicazione di Gesù. Un nobile ebreo viene ingiustamente accusato di tradimento e riesce a tornare a casa solo dopo molti anni: cerca vendetta, troverà redenzione.
LEW WALLACE
Il romanzo "Ben-Hur", pubblicato nel 1880 e tradotto in numerose lingue, è stato scritto dallo statunitense Lew Wallance (1827-1905), avvocato, generale unionista durante la Guerra di secessione americana e poi 11° governatore del New Mexico. Il suo romanzo, oltre agli adattamenti cinematografici, ha generato anche spettacoli teatrali, radio drammi e alcune versioni televisive.
IL REGISTA
Il "Ben-Hur" del 2016 è diretto dal kazako Timur Bekmambetov, arrivato negli Stati Uniti per dirigere "Wanted" (2008) e "La leggenda del cacciatore di vampiri" (2012) dopo essersi fatto un nome con i film russi "I guardiani della notte" (2004) e "I guardiani del giorno" (2006). Il suo marchio di fabbrica è la capacità di inventarsi modi originali e sorprendenti di gestire le scene d'azione.
IL CAST
Ad eccezione della superstar Morgan Freeman, il resto dei protagonisti di "Ben-Hur" è composto da volti relativamente poco noti: ci sono Jack Huston nei panni di Judah Ben-Hur (l'abbiamo visto in "American Hustle") e Toby Kebbell in quelli dell'antagonista Messala Severus (visto nel nuovo "I Fantastici Quattro"). Nazanin Boniadi è Esther (vista nella serie tv "Homeland") e Rodrigo Santoro è Gesù (l'abbiamo visto recitare Serse in "300").
LA CORSA DELLE BIGHE
È senza dubbio la scena più famosa, grazie soprattutto allo spettacolare lavoro fatto nella versione del 1959 dal regista della seconda troupe Andrew Marton e dal leggendario stuntman Yakima Canutt. Per la pellicola del 2016, il regista Timur Bekmambetov ha voluto ridurre al minimo l'uso della computer grafica e ha imposto che le bighe fossero costruite per davvero e fossero trainate da cavalli in carne e ossa.
MATERA
Gran parte delle riprese di "Ben-Hur" sono state effettuate a Matera negli storici rioni Sassi, uno dei nuclei abitativi più antichi al mondo e dunque una location ideale per i film ambientati nei primi anni dopo Cristo. Ad esempio "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini (1964), "La passione di Cristo" di Mel Gibson (2004) e "Nativity" di Catherine Hardwicke (2006).
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
In generale la critica è stata molto severa e ha trovato il film didascalico e poco ispirato, con un Timur Bekmambetov incapace di stupire come ha fatto in precedenza. Il pubblico ha gradito di più, ma senza andare oltre una sufficienza stiracchiata come giudizio medio.