Parkour, essere o sopravvivere? Storia di una madre e di un figlio

Bologna, 10 giugno 2017 - A vederli fanno paura: piroettano in aria e atterrano sul cemento, superando baratri di vuoto, scavalcando ostacoli di ferro e acciaio. Sono i ragazzi del parkour, sfidano la morte per imparare la vita. E a vederli fanno paura - un vuoto allo stomaco, un tremar di vene ai polsi - anche se neppure li si conosce. Ma i ragazzi del parkour hanno madri: come immaginare l'inferno che vivono loro? Il miscuglio vorticoso dei loro sentimenti? C'è un film prezioso,  "Être et Durer" - "Essere e sopravvivere" - che indaga sul rapporto madri-figli e a girarlo, lungo i dieci anni della passione del suo ragazzo, è proprio una mamma, Serena Mignani.

Lei non si è coperta gli occhi davanti alle arrampicate, ai salti e alle capriole del figlio, lei ha forzato se stessa e ha affrontato gli incidenti, si è confrontata con le ansie, è riuscita a sopportare il rischio di morte e a vedere i propri limiti. Il rapporto con il figlio adolescente (spesso difficile, anche se non fa parkour) ha portato lontano questa regista-protagonista, in un'avventura lunga dieci anni che spazia dalla Francia alla Gran Bretagna, dalla Cina a Hong Kong alla Palestina, attraversando diverse culture.

Serena ha scelto di accompagnare - e documentare - la ricerca del figlio Lorenzo da quando è un ragazzino ipercinetico che sperimenta i primi salti sottocasa all'incontro con i suoi 'miti', i traceurs professionisti, e con la filosofia che sta dietro una disciplina tanto pericolosa. Fino a scoprire che il parkour, in fondo, è una metafora dell'adolescenza e del suo rifiuto dei limiti ma anche della capacità di superarli.

"Questo è un film sul pericolo - spiega l'autrice - sul gusto del rischio dei giovani maschi in contrapposizione alle ragioni dell’amore, ai diversi approcci che le donne di diverse culture mettono in gioco per assecondare la crescita dei propri figli, mariti, compagni".

E certo non è una storia di soli entusiasmi e adrenalina in giro per il mondo: un giorno un amico di Lorenzo precipita dal tetto della scuola e muore. Il lutto improvviso separa madre e figlio, lasciando ognuno chiuso nel proprio silenzio. Alla fine ciascuno deo due insegue le proprie ossessioni fino al traguardo comune, dove ognuno ottiene ciò che cercava: l’una ha imparato a lasciarlo andare ed accettare il destino, l’altro, sopravvivendo a se stesso, conquista la propria autonomia. 

Il docu-film, prodotto da Imago Orbis, è stato selezionato per il Biografilm 2017 ed è una delle dieci pellicole in concorso nella sezione ‘Biografilm Italia’. Per chi è di Bologna e dintorni: sarà presentato in anteprima mondiale a Bologna, nell’ambito del festival, domenica 11 giugno alle 19:00 al Cinema Lumière. Prima della proiezione, è prevista una manifestazione con traceurs internazionali al parco del Cavaticcio.

Être et Durer - Teaser Italiano (2017) from Imago Orbis on Vimeo.