Giovedì 25 Aprile 2024

Madre e figlia separate dalla guerra. Si abbracciano dopo 71 anni

Il commovente incontro grazie alla Croce Rossa

L'anziana madre mentre guarda le foto della figlia (Ansa)

L'anziana madre mentre guarda le foto della figlia (Ansa)

Novellara (RE), 10 agosto 2015 - Una storia drammatica che si trasforma in una favola a lieto fine. Dopo oltre settant’anni. Una giovane madre dà alla luce una bambina, nata dal rapporto con un tedesco. Siamo nella Germania nazista, nel 1944, dove la donna lavorava negli anni terribili della Seconda guerra mondiale. A lei, originaria di Novellara, centro della Bassa reggiana, tolsero la figlia quando era ancora in fasce, affidata poi alla famiglia paterna. Alla fine della guerra il rientro della donna in Italia, nella Bassa Reggiana, sua terra d’origine. Ma senza la bambina. Tuttavia, il desiderio di incontrare la figlia nata in Germania non si è mai spento. Ma l’ostacolo posto dalla famiglia tedesca – in particolare dal padre – ha impedito che il sogno potesse avverarsi. La figlia sapeva che la mamma era italiana, ma il padre le aveva proibito ogni domanda facendole credere che fosse morta. La madre sapeva che la bambina era stata adottata. Ma quest’ultima, che si chiama Margot Bachmann e ha appunto 71 anni, non si è mai persa d’animo. E poco più di un anno fa, alla morte del padre, ha deciso di rivolgersi all’International Tracing Service, un Centro tedesco di documentazione e ricerca che, insieme all’Ufficio ricerche della Croce rossa italiana, è riuscito a risalire alla madre, ora di 92 anni, che dal Dopoguerra vive a Novellara. E proprio nella cittadina della Bassa, fra sabato e ieri, c’è stato l’incontro tra madre e figlia. "Ho iniziato la ricerca sperando di saperne di più – ha raccontato Margot – ma non avrei mai immaginato di poter stringere tra le mie braccia mia madre. Sono molto felice di averla trovata ancora in vita e così in forma nonostante la sua età. Anche lei ha vissuto tutta la vita pensando fossi morta, ancora neonata. Mio padre mi aveva proibito di cercarla. Ma l’ho fatto dopo la sua morte, grazie pure al prezioso sostegno di mia figlia". "Oggi abbiamo assistito a un piccolo miracolo, non è usuale che madre e figlia si ritrovino a distanza di 71 anni. Spesso le riunificazioni avvengono tra fratelli perché ormai non ne restano molti dei sopravvissuti alla seconda guerra mondiale", commenta la portavoce della Croce Rossa Italiana, Laura Bastianetto, che ha assistito all’incontro. "Grazie a un lavoro congiunto durato un paio di anni, abbiamo potuto assistere a quell’abbraccio così commovente. Siamo stati fortunati perché la donna non si è spostata dal luogo di origine in tutti questi anni. Per questo è stato possibile rintracciarla in tempi brevi. Ora che le due famiglie si sono riunite – conclude – saranno frequenti gli spostamenti tra Italia e Germania, hanno moltissimo da raccontarsi e siamo contenti che la madre, convinta di aver perso la propria figlia, possa invece recuperare il tempo perduto". Quello avvenuto nello scorso fine settimana è stato il primo incontro – riservatissimo, lontano dai riflettori, come da volontà della mamma e dei suoi familiari – fra madre e figlia dopo oltre settant’anni. Ma c’è da giurare che non sarà certo l’ultimo abbraccio fra loro, vista la voglia di "recuperare il tempo perduto" della nonnina novellarese e della figlia Margot.