Mercoledì 24 Aprile 2024

Lo Stato confusionale

di Cesare De Carlo

E’ PROPRIO vero? Anche noi riconosciamo la Palestina? Sì, ma poco poco. All’italiana. E poi non è nemmeno un riconoscimento. E’ solo un «impegno a sostenere l’obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva...con lo Stato di Israele...». Così recita la mozione del Pd, presentata alla Camera da Gentiloni. Mozione che, più che con il solenne auspicio, convive con una seconda mozione, presentata da Ap-Sc. Tutte e due approvate a dispetto delle contraddittorie formulazioni. Per cui, alla fine, risultano accettabili a tutti. Ai palestinesi di Ramallah: «correzione di uno storico errore». E persino all’ambasciata israeliana a Roma: «La scelta di non riconoscere lo Stato palestinese...». E allora, data l’irrilevanza del voto, perché occuparsene? Perché l’Italia non intendeva rimanere indietro rispetto a Gran Bretagna, Spagna, Francia, Svezia, che avevano già varato analoghe risoluzioni (ma non così ridicolmente inconciliabili).  ATTO DOVUTO? Non direi. In ogni caso sarà utile? No. Già dopo il voto inglese il primo ministro israeliano Netanyahu aveva parlato di «iniziativa prematura». Prematura ovviamente non sul piano storico, dal momento che sono 67 anni che i palestinesi aspettano il diritto di avere uno Stato ricavato in quel fazzoletto di terra fra Libano, Siria, Giordania, Sinai. Questa è la crisi più intrattabile del mondo, fonte e focolaio dei guai che il Medio Oriente ci ha scaricato addosso. Anche del terrorismo. E appunto al terrorismo va riferita l’aggettivazione. Nell’agenda delle urgenze, sono altre le sfide prioritarie. Quella dell’Isis ovviamente. E quella dell’Iran, Paese che il terrorismo lo sponsorizza da anni e che si sta costruendo o si è già costruita la bomba nucleare. Su chi potrebbe cadere? Su Israele in primo luogo. Ma anche  su altri, europei e americani, considerando che gli ayatollah avranno presto missili intercontinentali. Di questo martedì parlerà Netanyahu a Washington. E’ stato invitato dal Congresso repubblicano. Simbolica umiliazione  per Obama, accusato di appeasement. E Obama che fa? Per ripicca non lo riceverà. Assurdo. Israele, oltre ad essere il solo Paese democratico del Medio Oriente, è l’alleato storico degli Stati Uniti. Mah!

di Cesare De Carlo [email protected]