Giovedì 25 Aprile 2024

Spending review per il comune di Latina: non pagherà più le bollette elettriche delle chiese della città

Con una delibera degli anni '50 il comune di Latina si faceva carico dei costi della fornitura elettrica di tutte le parrocchie della città. Ora, viste le difficoltà economiche e considerato che non esiste più l'obbligo, l'amministrazione risparmierà 200mila euro

Un utente controlla una bolletta (Foto d'archivio)

Un utente controlla una bolletta (Foto d'archivio)

Latina, 20 agosto 2014  - Tempi di spending review anche per il Comune di Latina, alle prese da tempo con problemi di bilancio dovuti alle minori entrate da parte dello Stato e ad altre questioni interne all'amministrazione. Sta di fatto che il sindaco Giovanni Di Giorgi (Fratelli d'Italia) ha deciso di mettere mano seriamente al bilancio tagliando anche i costi dell'energia elettrica alle chiese. Anzi, tagliando i contratti. 

Da sessant'anni, infatti, il Comune di Latina si faceva carico dei costi della fornitura elettrica di tutte le parrocchie della città, un atto sancito da una delibera degli anni '50 quando ancora i beni erano di proprietà demaniale perché costruiti in epoca fascista dal Consorzio di Bonifica e dall'Opera nazionale combattenti.

Un favore (oggi non più dovuto) da circa 200mila euro all'anno che il Comune, in tempi difficili, ha deciso di dover ritrattare visto che i patti lateranensi non prevedono affatto un simile obbligo. Una delibera dell'amministrazione comunale di Latina ha dunque invitato i parroci a farsi carico dei contratti di energia elettrica entro quindici giorni altrimenti l'ente provvederà alla relativa risoluzione dei contratti per tutte le parrocchie del capoluogo pontino, compreso i borghi.