Latina, 20 agosto 2014 - Tempi di spending review anche per il Comune di Latina, alle prese da tempo con problemi di bilancio dovuti alle minori entrate da parte dello Stato e ad altre questioni interne all'amministrazione. Sta di fatto che il sindaco Giovanni Di Giorgi (Fratelli d'Italia) ha deciso di mettere mano seriamente al bilancio tagliando anche i costi dell'energia elettrica alle chiese. Anzi, tagliando i contratti.
Da sessant'anni, infatti, il Comune di Latina si faceva carico dei costi della fornitura elettrica di tutte le parrocchie della città, un atto sancito da una delibera degli anni '50 quando ancora i beni erano di proprietà demaniale perché costruiti in epoca fascista dal Consorzio di Bonifica e dall'Opera nazionale combattenti.
Un favore (oggi non più dovuto) da circa 200mila euro all'anno che il Comune, in tempi difficili, ha deciso di dover ritrattare visto che i patti lateranensi non prevedono affatto un simile obbligo. Una delibera dell'amministrazione comunale di Latina ha dunque invitato i parroci a farsi carico dei contratti di energia elettrica entro quindici giorni altrimenti l'ente provvederà alla relativa risoluzione dei contratti per tutte le parrocchie del capoluogo pontino, compreso i borghi.