Giovedì 25 Aprile 2024

L'URAGANO VALE SPAZZA VIA LORENZO

dall'inviato Riccardo Galli Silverstone «HO VISTO che Marquez era caduto su uno degli schermi per i tifosi, lungo la pista. Ho visto che Marc era nella ghiaia e ho pensato: ho vinto, sì ho vinto io...». Valentino Rossi racconta con semplicità l'episodio che lo rilancia con forza al primo posto della classifica di questo incredibile Mondiale. Una semplicità disarmante per una gara, anzi un week end, che tutto è stato meno che semplice. Anche e soprattutto per lui, sia chiaro. Prima il tempo da incubo (decimo posto) del venerdì, poi quella danza per (evitare) la pioggia finita in un nulla di fatto e con tanto di diluvio un attimo prima del semaforo verde, infine, quel pressing micidiale inventato da Marquez per oltre due terzi della gara. Fino, appunto, a quell'immagine che Rossi si è visto sparare in faccia da uno schermo gigante. «Che dire riprende Vale sono molto contento. Qui a Silverstone avevo sempre sofferto. No, non è un pista in cui ho avuto vita facile e prendermi la vittoria, per di più sotto la pioggia, mi ha regalato una sensazione incredibile». Alla pari, sicuramente, di quel distacco di 12 punti con cui, grazie al risultato di ieri, Rossi ha ricacciato indietro Lorenzo dalla testa del Mondiale. «Occhio, occhio esclama sbattendo i pugni sul tavolo per rinforzare il concetto . Jorge è duro. E' un duro. E mica è finita qui la battaglia per il titolo. Lorenzo ha un sacco di tracciati, nelle ultime sei tappe della stagione, dove parte favorito. Certo, intanto dopo avermi ripreso piano piano la testa della classifica, è tornato un po' sotto e questo mi basta per presentarmi al meglio all' appartamento di Misano. Una pista che, come tutti sanno, mi piace molto. Detto questo, guai pensare che Jorge molli qualcosa nella corsa al titolo». Silverstone rimane comunque una tappa magica nel 2015 di Rossi. La sua gara è stata un condensato di spettacolo e cinismo allo stato puro. «In MotoGp non puoi rilassarti mai, nemmeno un attimo è il secondo retroscena che Vale racconta con orgoglio . Una volta caduto Marquez ho rallentato un po'. Avevo visto che chi avevo dietro, quindi Petrucci, era staccato di sei decimi. Ho pensato che avrei potuto amministrare il vantaggio e controllare la gara...ma che errore. Dopo un giro Danilo era già ad appena due decimi e quindi ho dovuto ricominciare a spingere al massimo...Vedi? Ti distrai un attimo e rischi di rovinare tutto». Magari Petrucci sognava il colpo gobbo all'amico Valentino. Rossi se la ride di cuore e sta al gioco: «Danilo viene spesso al ranch a girare con me. È un pilota che mi piace e poi da poco è anche un mio vicino di casa. Dunque se voleva rompere un'amicizia e smettere di venire ad allenarsi con me sapeva cosa fare, ma si è comportato bene, dai...». Domanda: Rossi avrebbe mai immaginato di dover ringraziare la pioggia che in pratica ha stravolto gli equilibri di Silverstone? «Tutti avevamo immaginato un'altra gara. Io pensavo a una corsa sull'asciutto, magari a dover inseguire Lorenzo che con il sole sarebbe stato velocissimo. Poi è arrivata la prima pioggerellina e già nelle prove del mattino (primo tempo nel warm up ndr) ho capito che la Yamaha mi aveva fatto una moto perfetta. Il team è stato davvero straordinario a mettere a punto una M1 che sul bagnato girava a mille...». E al resto e alla magia di una domenica da brividi c'ha pensato lui. Naturalmente.