Mercoledì 24 Aprile 2024

Impresentabili, ecco i nomi e i reati contestati dall'Antimafia

Sedici i candidati (12 in Campania e 4 in Puglia) individuati come non presentabili in base al Codice etico di autoregolamentazione che tutti i partiti si erano impegnati a rispettare. I criteri usati dalla Commissione guidata da Rosy Bindi

Rosy Bindi guida la Commissione antimafia (Lapresse)

Rosy Bindi guida la Commissione antimafia (Lapresse)

Roma, 29 maggio 2015 - E' quello di Vincenzo De Luca il nome più noto tra i 16 candidati alle Regionali (FOTO) indicati dalla Commissione antimafia perché non rispondenti ai requisiti fissati dal Codice etico di autoregolamentazione che tutti i partiti si erano impegnati a rispettare. "Dagli atti trasmessi dal procuratore di Salerno", scrive la Commissione a proposito dell'ex sindaco di Salerno, risulta che "pende un giudizio a suo carico per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con 'condotta in corso' (e altri delitti, quali abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con nota del 25 maggio 2015, che l'imputato de Luca 'ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso'". 

I 16 candidati cosiddetti impresentabili rientrano secondo la Commissione antimafia in cinque categorie: "Casi di giudizio pendente in primo grado per reati rientranti nel codice di autoregolamentazione"; "casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio definitivo"; "casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente"; "casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente" e "casi di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente".

Per Antonio Ambrosio (Forza Italia) "nel procedimento per il delitto di tentata concussione, commesso in data 1 maggio 2010 a San Giuseppe Vesuviano, è stato disposto il giudizio e l'udienza è fissata per l'1 luglio 2015". Ambrosio era stato già condannato con sentenza di patteggiamento definitiva nel '99 per concussione, "reato poi dichiarato estinto ai sensi del'articolo 445 cpp".

Luciano Passariello (Fratelli d'Italia) è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Nola con l'accusa di "impiego di denaro, beni o utilita' di provenienza illecita, aggravato da abuso dei poteri inerenti a una pubblica funzione. Il Gip del Tribunale di Nola - dice la Commissione antimafia - l'8 marzo 2011 ha dichiarato la propria incompetenza territoriale e ha trasmesso gli atti alla Procura di Roma" dove Passariello è stato rinviato a giudizio (udienza 18 giugno 2015).

Sergio Nappi (Caldoro presidente) "è stato rinviato a giudizio per tentata concussione quale sindaco del comune di Monteforte Irpino. La prossima udienza del processo, davanti al Tribunale di Avellino avra' luogo il 18 novembre 2015".

A carico di Fernando Errico (Ncd Campania popolare) risulta un procedimento della Procura di Napoli per concussione, "pendente in fase di giudizio con udienza di rinvio il 3 giugno 2015"; "presso il Tribunale di Benevento, risulta a suo carico un procedimento per il delitto di concussione continuata". Il procedimento è in fase dibattimentale e l'udienza è fissata per il 15 settembre.

Alessandrina Lonardo (Forza Italia), moglie dell'ex ministro Clemente Mastella, ha un "procedimento della procura di Napoli, per il delitto di concussione, pendente in fase di giudizio, con udienza di rinvio fissata per il 3 giugno 2015. Nel certificato dei carichi pendenti - sottolinea la Commissione antimafia nell'elenco diffuso oggi - viene indicata la concussione tentata e non consumata".

Francesco Plaitano (Popolari per l'Italia) risulta imputato a Salerno per il reato di "ruolo direttivo in associazione mafiosa. La prossima udienza e' fissata per il 2 luglio 2015". Presso il Tribunale di Napoli "risulta a suo carico il procedimento concluso, in data 26 settembre 2013 con sentenza di primo grado con cui è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione per il reato di estorsione. Pende appello".

Per Antonio Scalzone (Popolari per l'Italia) è stato disposto il giudizio "per il delitto di associazione mafiosa - si afferma ancora nel documento distribuito dalla Commissione antimafia -, commesso a Castel Volturno in epoca anteriore e prossima al 31 dicembre 2008. La prossima udienza dibattimentale, innanzi al Tribunale di Santa Maria Capuavetere e' prevista per il 9 novembre 2015".

Nei confronti di Raffaele Viscardi (Popolari per l'Italia) è stato disposto il giudizio "per vari reati, tra cui l'abuso di ufficio e quello di corruzione. L'udienza dibattimentale è fissata per il 15 luglio 2015".

Domenico Elefante (Centro democratico - Scelta civica) è stato condannato in primo e secondo grado "per il delitto di concussione, commesso nel '96, a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Il 10 aprile 2014, la Corte di Cassazione ha dichiarato la prescrizione del reato".

A carico di Carmela Grimaldi (Campania in rete) pende, afferma ancora la Commissione antimafia, "un procedimento penale per concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, commessi nel gennaio 2004. Con sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore del 7 novembre 2013 e' stata assolta. Pende appello proposto dalla Procura generale della Corte d'Appello di Salerno".

Alberico Gambino (Meloni Fratelli d'Italia An) "è stato condannato dal Tribunale di Nocera Inferiore il 12 marzo 2013 per il delitto di concussione e per quello di cui all'articolo 610 cp alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione. Pende appello".

Nell'elenco figurano anche i nomi di Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), Enzo Palmisano (Movimento politico per Schittulli), Giovanni Copertino (Forza Italia) e Massimiliano Oggiano (Oltre con Fitto) tutti candidati in Puglia. La loro posizione era stata già segnalata dalla commissione martedì scorso.