Mercoledì 24 Aprile 2024

Il padre sbiadito

 I TRAGICI eventi di Ancona, con il diciottenne che spara ai genitori della fidanzatina ostili alla loro relazione, si iscrivono in un vasto smarrimento di modelli e autorevolezza, che è l’altra faccia delle libertà e dell’emancipazione raggiunta in Occidente dai figli nei confronti dei genitori. Le grandi trasformazioni della società in ogni tempo sono costate lunghi momenti di incertezza e di affanno, nel venir meno di antiche certezze. Nel mondo classico, di cui siamo figli, tale prezzo a volte sanguinoso del progresso si era espresso nelle tragedie di più alto valore poetico, come “Edipo re” di Sofocle. Il più paradigmatico dramma delle rivoluzionarie trasformazioni dei ruoli all’interno della famiglia. Anche Pasolini nel 1967 aveva rivisitato il tema nel suo film su Edipo e Giocasta, con il figlio che uccide il padre e giace con la madre. L’arte aiuta a capire il divenire della morale e la relatività dei suoi assoluti con un potere di provocazione che solo il tempo coglierà nel suo valore profetico. Non è stata forse un’adultera di grande fascino, la signora Emma Bovary, a dimostrare nel capolavoro di Flaubert i limiti del ruolo femminile nella famiglia borghese?

COME scriveva Tolstoij nell’incipit di ‘Anna Karenina’, altra vittima della morale tradizionale, "le famiglie felici si somigliano tutte, ogni famiglia infelice lo è in modo particolare". A dimostrare che non si può narrare la felicità, ma solo il malessere. L’erosione delle figure genitoriali è lenta, spesso autorizzata dallo stesso sentimento materno e paterno che si fa comprensivo all’infinito, sempre meno capace di porre divieti e castighi, timoroso di non saper essere all’altezza della domanda d’amore. Dopo il ’68 abbiamo assistito anche alla distruzione dell’autorità dei professori nella scuola. Col risultato di una fragilità dei ‘bamboccioni’ sempre più marcata, sempre più vincolata alla famiglia, incapace di spiccare il volo dal nido. Con una crescente dissolidarietà fra professori e genitori, pronti a difendere i figli dalle critiche dei docenti. Ed ecco il danno immedicabile: lo sgretolamento dell’autorità che trascina con sé quello della autorevolezza. Il furore di libertà si mangia la fame di insegnamento morale nel momento in cui il figlio ne abbia forte bisogno.