Mercoledì 24 Aprile 2024

Sos giocattoli, trappole sotto l’albero. "Un affare grande come la droga"

Tajani (Ue): sostanze tossiche e marchi contraffatti, la mafia incassa

GRAFICO Contraffazione, l'illegalità in cifre

GRAFICO Contraffazione, l'illegalità in cifre

BEPPE BONI

ROMA, 22 dicembre 2014 - C’È un potenziale campo minato di cui non esistono mappe e nel quale, soprattutto a Natale, camminano i bambini. È il flusso di giocattoli pericolosi, costruiti e commercializzati senza il rispetto delle norme europee (sempre più rigide), privi delle indicazioni di provenienza, a volte tossici che in questo periodo dell’anno invadono l’Occidente. Provenienza prevalente: la Cina. L’Unione Europea per contrastare la crescita del fenomeno lancia periodicamente una campagna sulla sicurezza. Antonio Tajani, vicepresidente vicario del Parlamento europeo, segue direttamente il tema dei giocattoli rischiosi.

Vicepresidente, da dove arrivano?

«L’intera Europa è invasa dai giocattoli pericolosi. La maggior parte arriva dalla Cina, ma i paesi produttori sono diversi, Italia compresa. Secondo l’agenzia europea Retex la maggior parte dei prodotti contraffatti pericolosi dopo il tessile sono proprio i giocattoli».

Che impatto negativo hanno sul mercato?

«Si calcola un fatturato pari al traffico di droga. Le conseguenze sono i rischi per la salute, il danno alle imprese che rispettano le regole, il danno all’erario e un beneficio milionario per le organizzazioni criminali».

Chi sono i registi del business?

«Dietro la merce contraffatta e pericolosa c’è la criminalità organizzata e non il singolo cinesino che apre un negozio e si rifornisce nel proprio Paese».

Che tipo di mafia?

«È un mercato che coinvolge la malavita cinese, ma anche italiana, russa e sudamericana. È diventato un problema mondiale, non solo legato al settore dei giocattoli. Per questo attraverso la Ue lanciamo una forte campagna di sensibilizzazione durante l’estate e le feste natalizie».

L’Europa che fa?

«Lotta con l’informazione e le campagne educative. E con la Direttiva giocattoli ha imposto limiti rigidi all’utilizzo di certe sostanze chimiche».

Tipo?

«L’uso del cadmio, per esempio, è stato ridotto di due terzi».

Che peso hanno i giocattoli pericolosi nel giro della contraffazione?

«Sono il 21% del totale, mentre il tessile arriva al 27%. I veicoli a motore arrivano all’11% , gli elettrodomestici all’8%, i cosmetici al 7%».

Come ci difendiamo?

«Con le norme sulla tracciabilità. Poi c’è un doppio sbarramento: i controlli alla frontiera e all’interno dell’Unione. Al Porto di Rotterdam ho partecipato di persona ad un controllo sui container che provengono dalla Cina ed mi sono reso conto che spesso anche il marchio CE viene contraffatto».

Quali sono i poli principali di ingresso della merce irregolare?

«Rotterdam e le frontiere dei paesi dell’Est. L’Italia resta uno dei paesi dove ci sono maggiori sequestri perché i controlli della Guardia di Finanza funzionano. Più volte sono stati individuati prodotti per bimbi con tassi di cadmio 10 volte superiori al limite».

Quanto vale il mercato della contraffazione in generale?

«Secondo le Nazioni Unite il valore annuale degli scambi di merci contraffatte è 200 miliardi di euro, 60 dei quali in Europa. Dimensioni da narcotraffico».

Il business illecito aumenta?

«Sale di circa il 15% l’anno e comprende anche farmaci pericolosi. Ogni anno in Europa vengono sequestrati 27 milioni di farmaci falsi, in gran parte provenienti dai paesi dell’Est. Poi ci sono i pezzi di ricambi delle auto, i pneumatici. Tutta roba pericolosissima».

Numeri sui sequestri in Italia?

«Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati bloccati 114 milioni di prodotti contraffatti insicuri non comunitari, di cui 17 milioni di giocattoli, 50 di beni di consumo, 31 di capi di abbigliamento, 16 di prodotti elettronici high tech. L’incremento sul 2013 è del 59%».

I controlli danno risultati sul piano investigativo?

«Segnalo i numeri che provengono dalla Finanza. Sono state denunciate 7.436 persone, 52 arrestate con 8.637 interventi. Solo a Roma sono stati sequestrati quest’anno 22 milioni di articoli contraffatti, di cui 11 milioni di giocattoli».

Chiuda con uno slogan.

«Se compri un prodotto contraffatto finanzi la mafia».