Venerdì 26 Aprile 2024

Evasione da 4 milioni di euro. Gianna Nannini tratta con il fisco

La rocker senese intende risarcire l'Agenzia delle Entrate. La cantante è accusata di aver sottratto al fisco tra il 2007 e il 2012 le royalties dei dischi e dei concerti tramite una struttura artificiosa allo scopo di ottenere regime fiscale più favorevole

Gianna Nannini

Gianna Nannini

Milano, 23 aprile 2015 - Accusata di evasione fiscale per 4 milioni di euro, Gianna Nannini intende risarcire l'agenzia delle entrate. Il dato è emerso all'udienza preliminare fissata per oggi davanti al gup Fabio Antezza, al quale i difensori hanno chiesto un rinvio al 30 giugno, proprio per ultimare le trattative sull'entità del risarcimento utile a chiudere il contenzioso amministrativo con il fisco italiano, ma anche propedeutico a cercare un accordo per un patteggiamento con la sospensione condizionale della pena con il pubblico ministero Adriano Scudieri, sebbene per ora nessuna richiesta di applicazione concordata della pena sia stata formalizzata.

La cantante è accusata di aver sottratto al fisco tra il 2007 e il 2012 le royalties dei dischi e dei concerti interponendo, tra la propria società milanese Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal, una società di diritto irlandese e una di diritto olandese prive di effettiva struttura, con il solo scopo di ottenere regime fiscale più favorevole (5% in Olanda, 8% in Irlanda) rispetto all'Italia. La procura le contesta dunque di aver creato una struttura artificiosa finalizzata a far figurare la società irlandese quale editrice/proprietaria dei diritti di sfruttamento delle canzoni e la società olandese come licenziataria di questi diritti a favore delle major discografiche.

Attraverso questo sistema Nannini avrebbe occultato al fisco italiano i relativi ricavi, non dichiarati né da lei né dalla Gng Musica srl di cui è proprietaria e amministratrice unica. Nel dettaglio, secondo la procura la cantante avrebbe sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro. Inoltre, avrebbe evaso 126mila euro detraendoli dalle dichiarazioni dei redditi come costi "inerenti attività canora" ovvero allestimento di palcoscenici per i concerti, quando secondo l'accusa sarebbero serviti ad arredare una casa a Piacenza. Con parte della somma evasa, la cantante avrebbe comprato un appartamento nel quartiere londinese di South Kensington. Formalmente, dunque, Nannini risponde di violazione degli articoli 2 e 5 del decreto legislativo 74/2000 (dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione dei redditi). Lo scorso aprile il pm aveva chiesto e ottenuto dal gip Gianfranco Criscione il sequestro per equivalente di una villa con magazzini, scuderia e autorimessa nel senese.