Berna, 2 febbraio 2016 - C'è chi ha parlato di miracolo, ma il capo dello staff dei medici di Berna sottolinea solo il "perfetto lavoro di medici e infermiere di varie discipline", quello che ha permesso a Lydia e Maya, nate gemelle siamesi e dopo solo otto giorni separate con successo. Un record mondiale avvenuto in un ospedale della città Svizzera lo scorso due dicembre.
Quando le loro condizioni erano così gravi i medici hanno deciso di separarle subito con un cesareo, con successo, senza aspettare i tre-sei mesi usuali per questo tipo di interventi, riducendo, in teoria, le probabilità di riuscita al solo 1%.
Le due bimbe, insieme a una terza sorella, insieme 2,2 chilogrammi, erano unite per il fegato, il pericardio, la membrana che racchiude il cuore, e parte del torace, mentre tutti gli altri organi avevano uno sviluppo normale
Il difficile intervento per separarle, durato cinque ore, che ha visto all'opera medici dell'ospedale Insel di Berna e un team dell'ospedale di Ginevra, si era reso necessario perché una quantità eccessiva di sangue fluiva dal fegato di una bimba a quello dell'altra, con la conseguenza che una aveva la pressione troppo alta e l'altra troppo bassa, non ricevendone abbastanza.
A quel punto è stata presa la decisione di operare. "Un territorio sconosciuto" sottolineano i medici: i due fegati erano in gran parte fusi e la fase più delicata è stata la separazione dei grandi vasi sanguigni che li percorrevano.
Dopo le 5 ore del primo intervento, eseguito da 13 specialisti, le bimbe sono state sottoposte a altre operazioni chirurgiche altri per richiudere gradualmente le pareti addominali. Le piccole ora sono in terapia intensiva, dove secondo l'ospedale stanno crescendo abbastanza bene.
Steffen Berger, il capo dello staff : "Siamo molto felici che le bimbe e i genitori ora stiano così bene. Ora mangiano con continuità e hanno già raddoppiato il peso che avevano alla nascita".
Il padre delle bimbe ha raccontato al al quotidiano SonntagsZeitung: "Siamo estasiati, ma non è stato facile. Abbiamo anche discusso della possibilità di non continuare la gravidanza delle gemelle e tenere solo la terza figlia in vita. Ora sappiamo che le bimbe potrebbero avere qualche handicap, ma questo non cambia niente per noi. Le ameremo e accetteremo così come sono".