Sabato 27 Aprile 2024

Fisco, ecco il manuale anti-corruzione: è gradita (e tutelata) la "soffiata" dei dipendenti

Arriva la procedura del "Whistleblowing": così l'Agenzia delle Entrate va all'attacco degli illeciti, partendo dai propri dipendenti. Informazioni criptate, garantito l'anonimato

Rossella Orlandi, direttore della Agenzia delle Entrate (LaPresse)

Rossella Orlandi, direttore della Agenzia delle Entrate (LaPresse)

Roma, 26 febbaio 2015 - Attacco dell'Agenzia delle Entrate contro la corruzione. Arriva la procedura del "Whistleblowing"  (detto più chiaramente:  "soffiata"): i dipendenti, per primi nella Pubblica amministrazione, potranno denunciare, tutelati ma seguendo regole, condotte illecite.

PAROLE DURE - «Il messaggio - scrive il direttore delle Entrate Rossella Orlandi in una lettera ai dipendenti vista dall'ANSA - è: noi contro la corruzione».E ancora:  «Se intendiamo perseguire davvero la lotta all'illegalità fiscale noi per primi dobbiamo essere l'emblema della legalità e dell'onestà. Il sonno dell'etica non ci è consentito, nemmeno il sentimento d'onestà a intermittenza».

"NON E' DELAZIONE" - Mail ad hoc e denunce criptate: lo prevede il manualetto contro la corruzione delle Entrate per attivare il meccanismo delle soffiate tutelate. La guida inviata ai lavoratori spiega che «il dipendente che segnala...non può essere assimilato ad un delatore» ma è un «prezioso collaboratore spontaneo».

ISTRUZIONI - Il manuale ha come oggetto la «segnalazione interna di condotte illecite (Whistleblowing) - modalità di presentazione e profili procedurali» e parte da un inquadramento normativo della procedura, prevista nel Paesi di Common Low e recentemente introdotta con la legge anticorruzione e dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici, con una tutela richiesta anche dalla Convenzione civile europea sulla corruzione che «prevede obblighi di protezione e tutela del dipendente che segnala fatti corruttivi». Per questo sono messe in atto tutta una serie di procedure e indicati anche i fatti e i comportamenti che sono oggetto di segnalazione, che non possono riguardare «rimostranze di carattere personale o richieste che attengono alla disciplina del rapporto di lavoro o ai rapporti con i superiori o altri colleghi». Non vanno denunciati solo fatti penali ma anche comportamenti e irregolarità nella gestione di procedure o disposizioni operative dell'Agenzia. 

ESEMPI -  Ecco cosa e chi denunciare secono l'Agenzia delle Entrate.  Accessi indebiti agli archivi informatici, irregolarità nell'uso del badge per le presenze, rapporti o contatti ricorrenti con uno stesso consulente, richieste o interessamenti reiterati da parti di colleghi su specifici fascicoli. Per la segnalazione è prevista un'apposita casella di posta elettronica, alla quale ha accesso solo uno stretto team di dipendenti. Ma c'è anche una procedura informatica sull'intranet aziendale. L'indicazione delle generalità di chi segnala non è obbligatoria ma «si auspica il ricorso a segnalazioni nominative in coerenza con le finalità del Whistleblowing che è quella di dare espressione al senso civico di ogni dipendente». 

ANONIMATO E INFORMAZIONI CRIPTATE - In ogni caso sono previste forme di forte protezione: le informazioni saranno criptate e solo pochissimi vi avranno accesso. Chi fa segnalazioni avrà la tutela dell'anonimato e non potrà essere discriminato. Il superamento dell'anonimato, previsto anche nel caso di denunce penali che saranno attivate dall'amministrazione stessa e quindi manterranno la riservatezza della fonte, sarà possibile solo quando questo impedisce la difesa di chi è invece accusato. Sono ovviamente previste procedure di controllo interno e di gestione delle segnalazioni.