Venerdì 26 Aprile 2024

Finmeccanica vende Ansaldo Sts e Breda a Hitachi, che assicura: 'Restano occupazione e impianti'

Lo comunicano le due società, sottolineando di aver firmato accordi vincolanti. Moretti: "Puntiamo al business hi-tech aerospaziale, difesa e sicurezza"

L'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti (Ansa)

L'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti (Ansa)

Roma, 24 febbraio 2015  - Finmeccanica vende AnsaldoBreda e Ansaldo Sts alla giapponese Hitachi. Lo comunicano le due società, sottolineando di aver firmato accordi vincolanti per l'acquisto da parte di Hitachi "dell'attuale business di AnsaldoBreda, a esclusione di alcune attività di revamping e di determinati contratti residuali, e dell'intera partecipazione detenuta da Finmeccanica nel capitale sociale di Ansaldo Sts, pari a circa il 40% del capitale sociale". La chiusura simultanea delle operazioni è prevista nel corso del 2015 "ed è soggetta alle specifiche condizioni tipiche per tale tipo di operazioni, quali autorizzazioni regolamentari ed antitrust".

Al termine di una procedura competitiva, Finmeccanica ha selezionato Hitachi "quale migliore partner industriale per assicurare al proprio business dei trasporti un posizionamento di successo nel lungo termine". L'integrazione con Hitachi "assicurerà il miglior futuro possibile ai business di Ansaldo Sts e di AnsaldoBreda e ai loro dipendenti, rappresentando un passo fondamentale nella implementazione del piano industriale di Finmeccanica, la quale diventerà una società interamente concentrata su aerospazio, difesa e sicurezza". 

Con queste operazioni il debito netto del gruppo Finmeccanica a fine 2015 si ridurrà di circa 600 milioni, con una plusvalenza netta complessiva pari a circa 250 milioni. Il prezzo di acquisto delle azioni di Ansaldo Sts è di 9,65 euro per azione, per un corrispettivo complessivo pari a 773 milioni. Il prezzo concordato "è soggetto a possibili aggiustamenti in negativo prima del closing nel caso in cui Ansaldo Sts approvi la distribuzione di dividendi, acconti su dividendi, ovvero altre distribuzioni (in tal caso, l'ammontare del dividendo o riserva o altra distribuzione o acconti sui dividendi corrisposti per ciascuna azione verrà dedotto dal prezzo di acquisto per azioni da versare in favore di Finmeccanica)". Il corrispettivo totale netto "da corrispondere a Finmeccanica in base all'accordo di acquisto dell'attuale business di AnsaldoBreda, comprensivo del patrimonio immobiliare, ammonta a 36 milioni". Finmeccanica "aggiornerà le guidance di gruppo per l'intero 2015 al completamento della transazione". A seguito delle acquisizioni, Hitachi lancerà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni di Ansaldo Sts.

MORETTI - La vendita delle attività di Finmeccanica nel trasporto ferroviario "rappresenta una tappa importante nella realizzazione del nostro piano industriale che mira a focalizzare e rafforzare il gruppo nel core business hi-tech aerospaziale, difesa e sicurezza". Lo afferma l'amministratore delegato Mauro Moretti, sottolineando che le cessioni di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts alla giapponese Hitachi "confermano il nostro impegno nel realizzare gli obiettivi economici e finanziari per ridurre significativamente il debito netto". "Hitachi - aggiunge Moretti in una nota - ha espressamente riconosciuto il know-how e l'expertise conferiti da AnsaldoBreda e da Ansaldo Sts. Sono sicuro che entrambe le società ricopriranno un ruolo chiave nel futuro sviluppo del business di Hitachi Rail in tutto il mondo, facendo leva sui centri di eccellenza nei sistemi ferroviari e nel trasporto metropolitano".

"È con grande piacere - sottolinea il presidente e amministratore delegato di Hitachi, Hiroaki Nakanishi - che vi annuncio che Hitachi ha trovato l'accordo con Finmeccanica per procedere con questa significativa operazione. L'acquisizione si inquadra nella strategia di Hitachi volta alla crescita del 'Social innovation business', mediante la combinazione di tecnologia It con le nostre valide soluzioni infrastrutturali". "Grazie a queste operazioni - aggiunge l'amministratore delegato di Hitachi Rail, Alistair Dormer - saremo nell'eccellente posizione di trasformare Hitachi Rail in uno dei più forti player del settore. L'annuncio odierno rappresenta l'ulteriore prova della visione a lungo termine che abbiamo per la crescita di Hitachi. Attraverso questa operazione - aggiunge - rafforzeremo significativamente la nostra posizione sul mercato, con l'obiettivo di diventare leader nella fornitura di soluzioni globali nel settore ferroviario". 

TITOLO FINMECCANICA VOLA IN BORSA - Ottimo avvio per Finmeccanica in Piazza Affari dopo la conferma della cessione a Hitachi del controllo di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts: il titolo, il migliore tra quelli a elevata capitalizzazione della Borsa milanese, sale del 4% a 11,4 euro. Corre anche Ansaldo Sts: la quotata in avvio segna un aumento del 7% a 9,45 euro. 

HITACHI: MANTERREMO OCCUPAZIONE E IMPIANTI - Hitachi manterrà occupazione e impianti invariati dopo l'acquisto di AnsaldoBreda e Ansaldo STS. Lo assicura il numero uno della conglomerata nipponica, Hiroaki Nakanishi, rispondendo a una domanda dell'ANSA durante la presentazione dell'operazione siglata con Finmeccanica: "L'occupazione - spiega - è uno dei temi dell'accordo". 

Su AnsaldoBreda c'era un esplicito riferimento all'occupazione, aggiunge Nakanishi, "tra le varie condizioni da rispettare", ma non, almeno in termini vincolanti, per quanto riguarda l'altra compagnia finita nell'accordo raggiunto con Finmeccanica. "Tuttavia, Ansaldo STS - osserva ancora il numero uno di Hitachi - è una società così ben gestita che non era possibile pensare che al rispetto della forza occupazionale grazie al valore delle professionalità".

LAVORATORI PISA: PREOCCUPAZIONE RESTA ALTA  - "Il livello di preoccupazione rimane alto, in attesa di conoscere quale sarà il piano industriale della multinazionale giapponese". Lo ha detto Jury Citera, segretario provinciale della Fim-Cisl di Pistoia. "Ci preoccupa anche la situazione dell'indotto - ha aggiunto - perché oggi nello stabilimento pistoiese sono presenti circa 250 lavoratori di ditte esterne, ma sul territorio pistoiese sono diverse centinaia i lavoratori dell'indotto Breda e non possiamo permetterci che esperienze e forza lavoro vadano disperse". "Il rischio che temiamo - ha aggiunto Marco Fontana, Rsu AnsaldoBreda - è di diventare solo stabilimenti produttivi. Noi a Pistoia da sempre abbiamo fatto tutto il ciclo produttivo dal commerciale alla progettazione, quindi rivendichiamo il ruolo fondamentale della testa dell'azienda che vogliamo rimanga qui".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro