Giovedì 25 Aprile 2024

Farmaci, uno su quattro li compera online: occhio ai falsi

Solo lo 0,6% dei farmici acquistabili su Internet sono legali, il resto è costituito da prodotti contraffatti e senza controlli. Le pillole più cercate? Quelle per dimagrire e per problemi sessuali

Una farmacia e il logo dei siti legali per la vendita di fasmaci online

Una farmacia e il logo dei siti legali per la vendita di fasmaci online

Roma, 23 maggio 2016 - Dall'agenzia italiana del farmaco arriva un allarme sull'uso spregiudicato e fai-da-te dei medicinali in Italia: un italiano su quattro compra farmaci anche online, con tutti i rischi del caso: pochissimi, appena lo 0,6%, sono i farmaci "legali" acquistabili su internet. Il resto è un mare magnum di falsi, di prodotti contraffatti, di pillole di dubbia provenienza e senza alcun controllo.

Per questo l'Agenzia italiana del farmaco ha presentato a Roma la campagna di comunicazione realizzata nell'ambito di Fakeshare, un progetto europeo di cooperazione e intelligence per il contrasto alla vendita online di medicinali illegali o contraffatti attraverso farmacie web o rivenditori non autorizzati. Il denominatore comune tra coloro che si rivolgono al web per acquistare farmaci - per la perdita di peso, per il miglioramento delle performance sessuali e sportive o per i cosiddetti prodotti "miracolosi" è di fatto la scarsa percezione del rischio. Proprio su questa errata percezione, sottolinea l'Aifa, diviene indispensabile intervenire. 

La campagna punta a raggiungere una platea il più possibile ampia di pubblico, attraverso la collaborazione di tutti i soggetti interessati: medici, farmacisti, associazioni di pazienti e di consumatori. I messaggi sono stati sviluppati partendo da casi reali, secondo un approccio "science based", e sono confluiti in un video che sarà diffuso attraverso il web.

Ma ecco i risultati della survey condotta in Italia nel 2015 per indagare le variabili psicologiche e socio-demografiche che inducono all'acquisto di farmaci online. Un'ampia maggioranza del campione (73,67%) afferma di essere consapevole della diffusa abitudine di acquistare farmaci online e di esserne venuto a conoscenza principalmente attraverso i canali web. Una percentuale significativa giudica positivamente l'acquisto di farmaci online (40,74%), anche se l'acquisto effettivo si rivela una pratica non abituale. Le categorie terapeutiche più comuni dichiarate dagli intervistati sono i farmaci per la perdita di peso (27,57%) e per l'influenza (27,57%), mentre i farmaci per la disfunzione erettile rappresentano l'11,3%, un dato ragionevolmente sottostimato per via dell'imbarazzo sociale che spesso accompagna l'acquisto di questo genere di medicinali.

 

"La percezione dei rischi legati all'acquisto online di medicinali - ha sottolineato Luca Pani, direttore generale dell'Aifa - da fonti non sicure come i siti Internet non autorizzati è ancora largamente insufficiente nel nostro Paese. Lo dimostrano casi recenti come quello della morte di un giovane culturista di Foggia, dovuta, secondo le prime ricostruzioni, all'assunzione di una sostanza anabolizzante illegale. Ma esistono molti altri casi di effetti collaterali letali, riconducibili a farmaci acquistati da canali illegali. Nel nostro Paese, inoltre, la recente regolamentazione della vendita online di medicinali senza obbligo di prescrizione, rappresenta un cambiamento significativo, che istituzioni come Ministero della Salute e Aifa hanno il dovere di accompagnare, attraverso iniziative educative e di sensibilizzazione come questa. Preziosa e' anche la collaborazione con i Carabinieri del Nas per le azioni di contrasto al crimine farmaceutico".