Mercoledì 24 Aprile 2024

Caccia russo abbattuto, Erdogan: "Vorrei non fosse mai successo"

Il presidente turco cerca di smorzare le tensioni con la Russia e punta alla conferenza sul clima di Parigi per chiarirsi con Putin

Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Istanbul, 28 novembre 2015 - Recep Tayyip Erdogan esprime per la prima volta rammarico per l'abbattimento del caccia Su-24 russo ad opera dell'aviazione turca: "Vorrei che non fosse successo ma è successo. Spero che una cosa simile non accada di nuovo"

Il presidente turco, nel corso di un intervento pubblico nella provincia occidentale di Balikesi, ha aggiunto che la conferenza sul clima di Parigi potrà essere un'opportunità per smorzare le tensioni con Mosca e ha rinnovato la richiesta di un incontro col presidente russo, Vladimir Putin, a margine del vertice di Parigi sul clima la prossima settimana. "Diciamo alla Russia di parlare di questa questione entro i suoi limiti e di risolverla. Non facciamo contenti gli altri danneggiando i nostri rapporti. Penso che il vertice Onu sul clima a Parigi lunedì sia un'opportunità per ristabilire i nostri rapporti" ha detto Erdogan. 

Il presidente turco aveva già proposto un incontro con Putin Parigi, ma Mosca ha respinto l'invito chiedendo in primo luogo le scuse di Ankara per l'abbattimento del suo aereo. La Turchia ha espresso dispiacimento, ma ha rifiutato le scuse sostenendo che il caccia è stato abbattuto perchè aveva sconfinato nello spazio aereo turco. 

Quello di oggi di Erdogan è un passo importante, quasi indietro per lui che, inflessibile, nei giorni scorsi aveva ricordato di aver avvisato il suo omologo russo al G20 in Turchia, dei rischi legati a intrusioni nello spazio aereo di Ankara. E in seguito aveva intimato: "Avvisiamo cordialmente la Russia di non scherzare col fuoco".

Intanto in Russi proseguono le proteste di piazza anti-turche. A Mosca attivisti dell'ala giovanile di Rodina, partito conservatore allineato con il Cremlino, hanno fatto sfilare una bara con un pupazzo gonfiabile con le fattezze del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e hanno poi il finto feretro all'ambasciata di Turchia.

Ieri il Cremlino ha annunciato di preparare dure misure economiche contro la Turchia e intanto ha deciso di ripristinare il regime dei visti tra i due Paesi a partire dal primo gennaio: una misura adottata dopo aver raccomandato ai cittadini russi di non visitare la Turchia e a quelli che si trovano là di rimpatriare a causa della "minaccia terroristica". E già da ieri ha rafforzato i controlli sulle importazioni di generi alimentari turchi.