Mercoledì 24 Aprile 2024

Monte dei Paschi, Morelli: "Piano Passera? Valutiamo tutte le proposte"

"Ma devono avere un grado di solidità maggiore rispetto a quello che stiamo portando avanti". L'ad Mps presenta il piano industriale

L'ad di Mps Marco Morelli (Ansa)

L'ad di Mps Marco Morelli (Ansa)

Milano, 25 ottobre 2016 - “Il cda ha il dovere di analizzare qualunque tipo di proposta che sia compatibile o diversa rispetto a quella approvata. Certo è che il consiglio ha deciso di tracciare questo percorso. Proposte diverse devono avere un grado di solidità e impegno ancor più avanzato rispetto a quello che stiamo portando avanti”, così l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli ha risposto durante la conferenza stampa all’Hotel Gallia di Milano a chi chiedeva cosa ne pensasse del Piano B studiato dall’ex ministro Corrado Passera

Nella sala gremita l’attenzione si è concentrata sul piano industriale approvato ieri sera dal Monte che prevede al 2019 un utile di 1,1 miliardi e un Rote superiore all'11%. Sempre al 2019, inoltre, i ricavi sono stimati a quota 4,5 miliardi, i costi operativi a 2,46 miliardi e l'utile operativo a 1,5 miliardi. Previsti inoltre 2.600 esuberi e la chiusura di 500 filiali. Il titolo Mps alle ore 13.10 era in ribasso del 10,09% a 0,312.

Il percorso di rafforzamento patrimoniale necessario alla banca ha tenuto banco nel corso di tutta la mattinata: “Noi presentiamo un’operazione al mercato per un totale di 5 miliardi composta da varie gambe”. Si opererà una conversione di bond subordinati su base volontaria, un aumento di capitale e il deconsolidamento dei crediti in sofferenza di Mps avverrà attraverso il trasferimento del portafoglio da 27,6 miliardi a un veicolo di cartolarizzazione con un prezzo di cessione a 9,1 miliardi di euro, pari al 33% del valore lordo. 

Mps confida di poter lanciare l’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro nei primi 7-8 giorni di dicembre, se ci saranno le condizioni di mercato. “Non commento il referendum”, ha chiosato Morelli. “Lo scopo è quello di completare l’intera operazione entro fine anno ma questo dipende dai mercati e come ho detto all’inizio della presentazione noi ci impegniamo perché tutto venga portato a compimento entro questa data”, ha concluso Morelli.

Il 24 novembre si terrà l’assemblea che dovrà approvare l’aumento e la concversione sul cui esito l’ad non si è sbilanciato. “L’esito dell’assemblea del 24 novembre? Vediamo cosa succede. Difficile fare previsioni anche visti i volumi che vengono scambiati”. 

Quale sarà il futuro dell'istituto più antico d’Italia? “Io vedo il futuro del Monte come una banca che torna ad avere un ruolo sul territorio nazionale rilevante. Dobbiamo gestire il tema del credito in maniera ordinata e invasiva (nella accezione migliore del termine) per servire i 4 milioni e 600 mila clienti circa che ha la banca. Il nostro obiettivo è questo”.

La liquidità dall’inizio dell’anno ha avuto un andamento noto a tutti. "Ora dobbiamo pensare a riportare la banca a un livello di liquidità in linea con le aspettative e tornare a fare la banca nel modo migliore per i clienti tradizionali, dalle piccole imprese agli small business".

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