Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra: slitta aumento Iva, ma nel 2018 può salire al 25%

Lettera Ue all'Italia, Moscovici: "Non drammatizziamo"

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

Roma, 26 ottobre 2016 - Emergono un po' alla volta i dettagli della manovra finanziaria 2017. Mentre il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, getta acqua sul fuoco dopo la lettera inviata ieri da Bruxelles all'Italia ("Non bisogna drammatizzare"), dalle pieghe della bozza di Legge di Bilancio è spuntata una delle tanto temute clausole di salvaguardia. Quelle che, per capire, scattano nel caso di mancato raggiungimento di un obiettivo in termini di entrate. La clausola in questione riguarda la collaborazione volontaria (voluntary disclosure) che dovrebbe portare, secondo le previsioni, 1,6 miliardi di euro.

La bozza circolata prevedeva che qualora la cifra non fosse raggiunta, e più precisamente qualora non si realizzi "l'integrale importo", dal 10 settembre 2017 scatterebbe l'aumento delle accise, per 800 milioni, su prodotti energetici (benzina e diesel), alcol e bevande alcoliche, tabacchi lavorati. Altri 800 milioni sarebbero reperiti con tagli alla spesa dei ministeri. La norma, però, ha acceso la polemica. Il primo a schierarsi sul piede di guerra è stato il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, padrino del ddl di riforma della legge. "La legge di bilancio vieta le clausole. La norma - ha detto - sarà di un altro Paese, che non appartiene all'Ue". In Parlamento gli animi si sono scaldati per gran parte della giornata, spingendo il ministero dell'Economia a smentire in serata i contenuti delle bozze in circolazione. Quello visionato non corrisponde al testo definitivo, hanno chiarito da Via XX Settembre. Effettivamente una soluzione è possibile e potrebbe già essere stata identificata: il ddl di riforma del bilancio prevede la possibilità di ricorrere a tagli automatici di spesa sui ministeri. Il governo potrebbe quindi muoversi in questa direzione, come confermato indirettamente dal viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti. "Non ci sarà nulla che non sia a norma di legge. Non una clausola è scattata finora e continueranno a non scattare mai", ha assicurato.

Manovra 2017, il testo integrale 

Altro capitolo, invece, l'aumento delle aliquote Iva del 10 e del 22% che non avverrà nel 2017, come inizialmente previsto, ma sarà attuato dall'anno successivo. E questo proprio perché sono state disattivate le clausole di salvaguardia della precedente finanziaria. Dal 2018 però - secondo una bozza che ha visionato l'Ansa -, i rincari sarebbero così ripartiti: l'Iva al 10% salirebbe al 13% e quella al 22% salirebbe al 25%. Per quest'ultima poi vi sarebbe un ulteriore incremento dal 2019, pari allo 0,9%. 

SICUREZZA E CULTURA - La legge di Bilancio prevede settanta milioni di euro per il 2017 e 180 milioni per il periodo 2018-2030 per l'acquisto e ammodernamento dei mezzi strumentali, vale a dire le macchine, di Polizia e vigili del fuoco anche utilizzando i meccanismi di centralizzazione degli acquisti attraverso Consip. Cento milioni nel triennio 2017-2019 per il potenziamento della promozione della cultura e della scienza italiana all'estero: la manovra stanzia per il prossimo anno 20 milioni, 30 nel 2018, 50 per il 2019 e altrettanti per il 2020.

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