Venerdì 26 Aprile 2024

"Subito il giro di vite anti truffe". Anziani, il Parlamento vuole la legge

I partiti al lavoro sulla proposta Pd dopo la campagna del QN

Truffe agli anziani, foto generica

Truffe agli anziani, foto generica

Roma, 4 novembre 2016 - La proposta di legge di Davide Ermini (Pd) per contrastare le truffe contro gli anziani trova il massimo plauso nelle Aule del Parlamento. Sulla carta, infatti, non c’è alcuna forza politica che si opponga alla valutazione di un testo che, sostiene l’ex piddina e scrittrice Michela Marzano, oggi nel gruppo Misto, «va a punire un tipo di azione odiosa, com’è quella di colpire una persona più debole, talvolta per motivi culturali, altre volte perché incapace di fare fronte a un’aggressione; mi riservo, tuttavia, di valutare con attenzione il testo». Più o meno quello che si prefiggono di fare un po’ tutti, soprattutto in Commissione Giustizia della Camera, dove il testo è approdato ieri mattina e che il Pd cercherà di portare avanti rapidamente in ogni modo, come ha assicurato anche ieri il capogruppo dem Ettore Rosato che spingerà in ogni modo il testo, visto che si tratta di un’emergenza sociale che ha bisogno di una risposta rapida.

ANCHE i verdiniani, con Luca D’Alessandro, si pongono positivamente verso questa proposta, «fatta salva – sottolinea il deputato – una lettura attenta del testo, che si può sempre migliorare, volendo», come pensa di fare Forza Italia. Ma con una proposta autonoma. Spiega, infatti, il vice presidente della Camera azzurro Simone Baldelli, da sempre attento ai temi del sociale: «Di massima, non siamo mai d’accordo quando si introducono aggravanti a reati già esistenti, come questo che riguarda la fattispecie di quelli contro il patrimonio, perchè nel tempo si sono rivelate poco efficaci. Stiamo studiando, invece, un meccanismo sanzionatorio diverso, che va nella stessa direzione e tende allo stesso obiettivo, ma disciplinerebbe meglio la materia. Si tratta di escludere la concessione delle attenunati generiche nel caso in cui intervengano alcuni casi specifici che elencheremo nel dettaglio». «Non so dire – conclude – se la nostra proposta s’incontrerà con quella di Ermini, ma quando c’è un’emergenza nazionale come quella delle truffe agli anziani, ogni contributo in più è fondamentale».

TUTTI d’accordo allora? Anche per i 5 Stelle la materia è da normare «e anche velocemente – sottolinea il responsabile giustizia del Movimento, Vittorio Ferraresi, componente dell’omologa commissione della Camera – ma a questo punto chiederemo che sia fatta bene. Ho esaminato il testo Ermini e mi sembra che ci siano delle cose che vanno discusse; prima di tutto, l’aggravante di 5 anni per chi truffa un anziano oltre i 65 anni di età c’è già ed è contenuta nell’articolo 61, comma 5, del codice penale. C’è poi la questione dell’arresto, ma molto difficilmente una persona andrà in carcere per un reato contro il patrimonio come lo disegna la proposta del Pd, visto che sono stati proprio loro, con le varie leggi di depenalizzazioni dei reati e svuotacarceri, a impedire che questo possa avvenire. La truffa contro gli anziani è un reato immane, che rovina persone e famiglie, ma qui si vuole reintrodurre la certezza della pena dopo che la stessa è stata smantellata con altre leggi che, di conseguenza, si trovano in contrasto. Comunque ci lavoreremo, con il senso di responsabilità che contraddistingue il Movimento quando si hanno davanti emergenze sociali». In ultimo, il partito più critico sulla materia, la Lega. «Strano, molto strano – commenta Nicola Molteni, uomo del Carroccio in commissione giustizia – che il Pd non voglia affrontare la nostra proposta sulla legittima difesa e poi ci si trovi con questa pdl che viene incontro agli anziani, guarda caso in un momento politico così delicato... Comunque, noi della Lega siamo responsabili e valuteremo tutto con attenzione, ma il Pd ha sbattuto fuori dalla porta la certezza della pena in questo Paese e oggi vuole farla rientrare dalla finestra con questo testo».

E CONCLUDE: «Mettiamola così: sono 3 anni che chiediamo di rivedere la complessità dei reati contro il patrimonio e ci hanno sempre sbattuto la porta in faccia, adesso vediamo se hanno cambiato idea. Noi non possiamo che sperarlo, fatto salvo che in questo caso ci sembra solo propaganda, ma siamo pronti ad andare a vedere».