Venerdì 26 Aprile 2024

Torino, è polemica sul caso di tetano. Asl: 27mila bimbi non vaccinati

La famiglia chiede riservatezza: convocata dalla Asl. M5S: "I genitori non hanno bisogno di lezioni"

Vaccinazioni, foto generica

Vaccinazioni, foto generica

Torino, 9 ottobre 2017 - E' ancora in rianimazione ma sta meglio la bambina di 7 anni colpita (ma per ora è solo un sospetto) da tetano e ricoverata d'urgenza sabato scorso a Torino. La piccola è sveglia e cosciente: la prognosi resta riservata ma sta reagendo bene alle terapie e i medici manifestano un moderato ottimismo. Ma la sua storia - e soprattutto il fatto che non sia mai stata vaccinata, come pure il fratello - ha dato la stura a un fuoco di fila di commenti e polemiche. C'era da aspettarselo. Mentre la famiglia chiede riservatezza, l'Asl snocciloa i dati della situazione a Torino: solo in città sono 27mila gli under 16 non vaccinati. Intervengono anche la politica (i 5 stelle accusano la strumentalizzazione del caso) e i consumatori, con lo slogan "Sì ai vaccini, no alle imposizioni".

LA MADRE - "È un momento difficile. Mia figlia sta male e non mi va di parlare", si limita a dire la mamma della piccola, che da sabato non abbandona un secondo il reparto di Rianimazione, dove la figlia è stata ricoverata in preda agli spasmi e alle convulsioni. Sintomi compatibili col tetano, ma per averne la conferma occorre aspettare l'esito degli esami dei Laboratori di microbiologia e virologia universitaria delle Molinette. 

M5S - La consigliera regionale Francesca Frediani interviene lancia in resta: "Trovo vergognosa la strumentalizzazione che si sta attuando sulla pelle della povera bambina ricoverata al Regina Margherita - dice - Auguri di pronta guarigione alla piccola e un abbraccio ai suoi genitori, che non hanno certo bisogno di lezioni da nessuno".

Posizione subito rintuzzata dal dem Federico Gelli: "Fa sorridere che un esponente 5 stelle parli di 'vergognosa' strumentalizzazione sul tema vaccini - commenta - Una raccomandazione che arriva proprio da parte di chi fino a ieri ha lavorato per alimentare disinformazione e paura. Ecco i risultati di campagne prive di scrupoli dove davvero c'è chi, senza vergogna, ha lavorato per strumentalizzare un pericolo a cui si è dovuto porre rimedio. L'indecenza di certe affermazioni arriva seconda soltanto all'enorme ignoranza di chi parla". E la stoccata: "I genitori non hanno certo bisogno di lezioni ma neanche di essere terrorizzati da fake news cavalcate a più riprese proprio da esponenti del M5S".

SOS ASL, GENITORI CONVOCATI - Intanto si scopre che il caso rischia di non essere poi tanto raro: la piccola e solo una dei 27mila bambini torinesi, fino ai 16 anni, che non hanno effettuato i vaccini obbligatori. Il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Città di Torino, come da procedura per gli inadempienti, ha spedito una lettera ai genitori, convocandoli il 25 ottobre. Resta da stabilire se decideranno di presentarsi o meno. Se prima del decreto Lorenzin, chi decideva di non sottoporre il proprio figlio ai vaccini doveva firmare un rifiuto informato, oggi incorre in una sanzione. 

L'ESPERTO - Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare al Cnr di Pavia, sottolinea: "Il vaccino antitetanico ha reso i casi di tetano estremamente rari nella popolazione infantile, 2 casi in dieci anni nei bambini sotto i 4 anni. In media si riportano 4-5 casi all'anno nella popolazione adulta o anziana, nata cioe' prima delle vaccinazioni obbligatorie". 

Ma cos'è il tetano con precisione? "E' una malattia infettiva non trasmissibile da persona a persona. L'agente patogeno è un batterio che vive nel terreno ed è presente negli escrementi di molti mammiferi erbivori: il Clostridium tetani. Una volta introdottosi nell'organismo, di solito per una ferita prodotta da oggetti sporchi (chiodi, vetri, legni acuminati) o che viene a contatto con terreno, il batterio si moltiplica rilasciando la tossina tetanica, una piccola proteina che si lega ai neuroni, distruggendo la loro capacità di trasmettere gli impulsi nervosi: in pratica causa un cortocircuito del sistema nervoso centrale con conseguenze gravissime tra cui spasmi muscolari dolorosi e blocco della respirazione. Se non trattata, la mortalità dell'infezione è elevatissima tra il 30 e il 50 per cento". La vaccinazione è obbligatoria (sin dal 1968) dal primo anno di nascita - i bambini sono più soggetti a cadute e tagli) e conferisce "protezione per 5 anni, dopodiché si ripete un richiamo a 6 e 12 anni. E' facoltativo poi fare un richiamo ogni 10 anni per mantenere l'immunità". 

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L'ASSESSORE - Interviene anche l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta: "Le vaccinazioni sono un atto di responsabilità verso figli e comunità. L'obbligo deriva dalla necessità di difesa della salute, a partire dei più deboli. Si possono avere opinioni contrastanti su tanti temi, su questo no". E questa vicenda ribadisce "la necessità assoluta di procedere con le vaccinazioni" Insomma, "le opinioni in contrasto con le evidenze scientifiche e con la tutela della comunità e rischiano di essere egoistiche. Chi ha dei dubbi sulle vaccinazioni ascolti soltanto il pediatra, il medico di famiglia e gli addetti ai servizi vaccinali", è l'appello.

IL CODACONS - "Sì ai vaccini, no alle imposizioni che limitano la libertà dei genitori e quella dei medici", scandisce da parte sua il Codacons, che lancia anche in Piemonte un ricorso collettivo contro il decreto Lorenzin sulle vaccinazioni, al quale è possibile aderire fino al prossimo 30 ottobre. 

ANSA