Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto Centro Italia, Errani e i sindaci: è tutto fermo

Liti sulle macerie, il commissario alla ricostruzione contro Protezione civile e burocrazia

Il commissario per la ricostruzione Errani con il capo della Protezione civile Curcio

Il commissario per la ricostruzione Errani con il capo della Protezione civile Curcio

«BISOGNA cambiare – ha aggiunto – perché non esiste che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo». E poi la specificazione: «Non sto dando la colpa a nessuno». In realtà, senza aver nominato effettivamente nessuno, Errani ne ha messi diversi sul banco degli imputati: uno di questi è Fabrizio Curcio, finora sua spalla fedele, che infatti ieri è rimasto in totale silenzio; poi c’è la Regione Marche, e il fatto che avesse la coda di paglia è emerso grazie alla nota con cui ieri da Ancona si sono affrettati a fare il punto sulle 639 casette finora ordinate, ma non hanno potuto dire niente sul clamoroso autogol ormai indiscutibile sulle stalle per gli allevatori; infine, il messaggio era anche contro i sindaci.

Tutti, meno se stesso, visto che Errani si è premurato di specificare: «Questa non è ricostruzione, è gestione dell’emergenza». Come dire: non è affar mio che sono il commissario straordinario alla ricostruzione. Ma è un po’ come se il regista di un brutto film se la prendesse con la troupe.

IERI Errani ha provato a spiegare, senza poter fare marcia indietro rispetto a quell’audio del 15 febbraio: «Quello che non siamo ancora riusciti a fare è un ritardo da recuperare – ha detto – per questo con l’ultimo decreto, assieme ai sindaci e alle Regioni, abbiamo deciso anche di riorganizzare le funzioni, in modo che sia il territorio a dare risposte. Già in queste settimane si vede un segnale nuovo. Non abbiamo assolutamente perso sei mesi. Alla fine della prossima settimana uscirà l’ordinanza per i danni più gravi. Non credo si possa dire che la ricostruzione è ferma». Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, ritiene (giustamente) che lo sfogo di Errani «è un altro atto d’accusa alle Regioni. Sono le Regioni – dice – che hanno la patria potestà sulle opere di urbanizzazione, per tutto. Ma forse Errani si riferiva alle Marche».

Ma Luca Ceriscioli, governatore delle Marche, non pare affatto turbato: «Durante un confronto possono anche esserci momenti di tensione per la voglia di fare sempre meglio. Come stiamo facendo dal 24 agosto, continuiamo a lavorare a testa bassa». In realtà dovrebbero lavorare di più e meglio. Ora lo ha detto persino Errani.

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