Giovedì 25 Aprile 2024

Il mistero di Guerrina, slip sexy nella spesa del parroco

I regali piccanti di padre Gratien nella merceria di Ca’ Raffaello (FOTO)

La canonica di Ca' Raffaello

La canonica di Ca' Raffaello

Rimini, 10 gennaio 2015 - «Vorrei un completo intimo da donna. E’ un regalo». Con queste parole, padre Gratien Alabi si presentò mesi fa nella merceria del paese. La titolare si limitò a venderglielo senza fare una piega, ma c’è da scommettere che rimase di sasso. A Ca’ Raffaello, dopo una donna scomparsa, un vice parroco e un marito indagati, i residenti cominciano a rivelare segreti tutt’altro che trascurabili, soprattutto su quel frate estroverso e su quella canonica teatro della sparizione di Guerrina Piscaglia. Innamorata, confermano adesso, del prete congolese.

Le rivelazioni pubblicate dai quotidiani, rilasciate dallo stesso padre Gratien ai carabinieri in agosto, hanno lasciato tutti sotto choc. La casalinga, sostiene il parroco, gli aveva detto che aspettava un figlio da lui e che se non avesse fatto il suo ‘dovere’ avrebbe raccontato tutto ai carabinieri. Ma lui, aveva giurato, non l’aveva mai toccata. In paese ora nessuno crede più a padre Gratien. E quello che prima passava come un atteggiamento affettuoso, adesso viene stigmatizzato come ambiguo. «I suoi atteggiamenti verso le donne erano ‘strani’. Anche e soprattutto nei confronti di Guerrina. Abbracciava e baciava con euforia ogni parrocchiana». E poi quel regalo sexy. A chi fosse destinato Gratien non lo disse, ma la notizia ci mise un’ora a fare il giro di Ca’ Raffaello. «E’ per Guerrina» pensarono in molti.

«Lei era innamorata di lui. Lo si vedeva – racconta oggi Luciano Lazzerini titolare del market – e poi lei ripeteva spesso quanto era bello padre Gratien Non abbiamo mai avuto il coraggio di chiederle se tra loro ci fosse qualcosa. E lei non lo disse mai. Sarebbe stato troppo imbarazzante. Poi quando è arrivata la notizia della presunta gravidanza, i dubbi sono aumentati. Anche se la storia sembra davvero assurda».

Poi c’è l’edicolante, Mirella Paolucci, che racconta: «Quel primo maggio l’ho vista fuori dall’edicola molto turbata. Le avevo chiesto se voleva venire a Casteldelci, ma mi aveva risposto tra le lacrime ‘Sto male, aspetto Mirco e poi tornerò a Novafeltria a prendere Lorenzo. Sinceramente sparirei, oggi. Non ho voglia di niente. Nei prossimi giorni passami a trovare a casa, ti devo parlare’. Sono frasi che mi rimbombano in testa. Cosa voleva dirmi?».

Nel piccolo borgo nessuno crede nemmeno al fatto che Guerrina potesse minacciare il vice parroco. «Era una donna timida e buona – dice Goffredo – semplice. La cosa che non mi spiego è perché sono passati più di due mesi prima che cominciassero a cercarla». «Guerrina non c’è più» dice qualcuno. Altri sperano ancora e viaggiano con la fantasia: «Per me Guerrina è viva e si trova in qualche convento. Ma la Chiesa non lo dirà mai». E’ proprio alla Curia che fa un ultimo appello la Paolucci: «La nostra parrocchia è stata messa in cattiva luce, mentre dovrebbe essere un luogo tranquillo e di ritrovo per giovani e bambini. Dobbiamo stare attenti a non giudicare troppo, e sperare che venga fuori la verità. La Chiesa deve intervenire».