Mercoledì 24 Aprile 2024

Siracusa, sequestrati due impianti del petrolchimico

Sigilli agli stabilimenti Esso, Isab nord e Isab Sud dopo gli esposti dei cittadini sulla qualità dell'aria

L'area del petrolchimico siracusano (Ansa)

L'area del petrolchimico siracusano (Ansa)

Roma, 21 luglio 2017 - Sequestro preventivo per inquinamento ambientale per due impianti del polo petrolchimico di Siracusa: lo stabilimento Esso e gli stabilimenti Isab Nord e Isab Sud. Il decreto è stato emesso dal gip di Siracusa, su richiesta della Procura, in un provvedimento senza precedenti se si considera che il polo petrolchimico siracusano resta uno dei più importanti d'Europa. Un pool di tre pm, coordinati dal capo della Procura Francesco Paolo Giordano, al termine di un'indagine scattata due anni fa, ha accertato un "significativo contributo al peggioramento della qualità dell'aria dovuto alle emissioni degli impianti". Nel suo provvedimento il gip subordina la restituzione degli impianti "all'imposizione di prescrizioni per consentirne l'adeguamento alle norme tecniche vigenti".

ESPOSTI E INCHIESTA - L'inchiesta si è avvalsa di una consulenza tecnica collegiale redatta da esperti di livello nazionale, con audizioni e acquisizioni di dati e documenti. Ed è partita, circa due anni fa, da numerosi esposti e denunce di cittadini, movimenti ambientalisti ed enti e istituzioni che lamentavano la cattiva qualità dell'aria. Segnalazioni che hanno trovato riscontro, per i magistrati, con particolare riguardo alle sostanze "non normate" odorigene provenienti dagli stabilimenti Esso, Isab Nord e Isab Sud. anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, aveva presentato un esposto. "Sono contento che la magistratura abbia rivolto la sua attenzione su quanto accade nella zona industriale e sui ripetuti casi di molestie olfattive di questi anni", ha commentato. 

Per il capo della Procura Francesco Paolo Giordano, il provvedimento rappresenta "una prima risposta che si riesce a dare alla popolazione in questa materia molto complessa". "Una risposta della Procura alle innumerevoli istanze che sono arrivate dal territorio sin da quando io mi sono insediato nel settembre 2013 - ha aggiunto. - Abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo trovato degli esperti di livello nazionale con i quali abbiamo concertato le prescrizioni che poi abbiamo emanato".

IL SEQUESTRO - Il sequestro è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria del Nictas e dell'aliquota della Polizia di stato della sezione di p.g. presso la Procura della Repubblica. Il gip ha dato 15 giorni di tempo alle società per decidere se aderire alle prescrizioni e ottenere quindi la restituzione dei beni. In particolare, il provvedimento chiede che sia la Esso, che la raffineria impianti Sud riducano le emissioni provenienti dall'impianto "con la copertura delle vasche costituenti l'impianto di trattamento acque". Dovrà essere presentato un progetto che non dovrà eccedere i 12 mesi, con garanzia fideiussoria. Gli stabilimenti Esso, Isab Nord e Isab Sud dovranno effettuare il monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse; realizzare impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico; adeguare i sistemi di monitoraggio delle emissioni, attraverso l'adozione di sistemi di monitoraggio in continuo, mettendo a disposizione i dati registrati per via telematica all'Arpa di Siracusa. Solo lo stabilimento Esso dovrà ridurre il livello delle emissioni in atmosfera sino al rispetto dei livelli previsti delle migliori tecnologie disponibili, in particolare la riduzione degli ossidi di zolfo in due camini, e degli ossidi di azoto in 21 camini.