Giovedì 25 Aprile 2024

Roma, studentessa cinese morta sotto al treno. I due rom patteggiano

Non finiranno in carcere: uno ha ottenuto la libertà, l'altro resta ai domiciliari

Zhang Yao ripresa dalle telecamere sui binari

Zhang Yao ripresa dalle telecamere sui binari

Roma, 28 febbraio 2017 - Non finiranno in carcere i due rom accusati di aver scippato Zhang Yao, la studentessa cinese di 21 anni investita e uccisa il 5 dicembre da un treno mentre inseguiva i due ladri. Entrambi hanno patteggiato. Seferovic Sherif, che ha concordato una pena pari a due anni di reclusione, ha ottenuto la libertà mentre Gianfranco Ramovic, con un anno e mezzo di reclusione, resta ai domiciliari.

Dopo la denuncia di scomparsa e quattro giorni di ricerche Zhang Yao era stata ritrovata morta lungo la ferrovia a Tor Sapienza, grazie all'aiuto di telecamere che l'avevano ripresa vicina ai binari. Poco tempo dopo Ramovic era stato fermato dalla polizia. Sherif, invece, aveva preferito costituirsi alle forze dell'ordine. I due ventenni, residenti nel campo nomadi di via Salviati, sono stati processati per furto con strappo. Allo scippo, fuori dall'ufficio immigrazione, avrebbe partecipato anche un terzo ragazzo, minorenne, denunciato a piede libero.