Roma, 20 marzo 2017 - Due inviati di Report, fermati mercoledì scorso in Congo, sono stati liberati e sono rientrati a Fiumicino all'alba. Nessuno, tranne le autorità e i colleghi, sapeva del loro fermo, la notizia era stata tenuta segreta per non ostacolare l'attività della diplomazia italiana.
Luca Chianca e Paolo Palermo si erano recati nel paese africano per indagare su una presunta tangenti Eni in Nigeria. Ma erano stati prelevati nel loro albergo a Point Noir dai servizi di sicurezza del Congo, dopo aver girato un'intervista un imprenditore italiano, Fabio Ottonello.
Un fermo giustificato dal fatto che i due fossero sprovvisti di un visto giornalistico. Secondo il Corriere della sera i due reporter sono stati trasportati nel palazzo della Direction de la Surveillance du territoire, dove "sono stati segregati per tre giorni e due notti, seduti su una sedia di plastica, in una stanza di due metri quadrati invaso da insetti".
Ai due inviati, prima di essere liberati, la sicurezza nazionale congolese ha sequestrato telefoni, schede sim, computer, telecamere e il filmato con l'intervista a Ottonello.