Mercoledì 24 Aprile 2024

Regeni, striscione rimosso a Trieste. Rissa in consiglio comunale

Il sindaco non cambia idea: "Sono stanco delle strumentalizzazioni politiche"

Alcuni manifestanti chiedono "verità per Giulio Regeni" a Trieste (Dire)

Alcuni manifestanti chiedono "verità per Giulio Regeni" a Trieste (Dire)

Trieste, 11 ottobre 2016 - Tensioni al Consiglio comunale di Trieste: i lavori sono stati sospesi per tafferugli con spintoni e pugni, tra un gruppo di manifestanti e le forze dell'ordine, durante l'esame di due mozioni relative all'esposizione sulla facciata del municipio di uno striscione per Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto.

Scambio di parolacce, poi, fra il capogruppo dell'M5S, Paolo Menis, e quello di FdI, Claudio Giacomelli.  La seduta del Consiglio comunale è stata sospesa per circa mezz'ora. Le tensioni sono cominciate durante la discussione di due distinte mozioni relative all'esposizione di striscioni sulla facciata del municipio: una presentata dal gruppo del Pd, nella quale si chiedeva il ripristino dello striscione su Giulio Regeni, e un'altra della maggioranza di centrodestra. 

Successivamente i lavori sono ripresi ed è stata respinta la mozione delle opposizioni in cui si chiedeva di riappendere lo striscione "Verità per Gulio Regeni". La maggioranza poi, tramite un'altra mozione, ha deciso di dare al sindaco il mandato per ogni decisione, ma per eventuali striscioni di carattere eccezionale si è determinata la durata di 30 giorni di esposizione.

Il sindaco Roberto Dipiazza, dal canto suo, ha fatto sapere che non rimetterà lo striscione. "L'ho tolto d'imperio. Sono stanco delle strumentalizzazioni politiche e non rimetterò lo striscione sulla facciata del municipio", ha detto il primo cittadino di Trieste. "Dico stop allo sciacallaggio - ha aggiunto Dipiazza - perchè le polemiche e le strumentalizzazioni hanno offeso e stanno offendendo la memoria di questo ragazzo e la sua famiglia, alla quale esprimo tutta la mia solidarietà".