Domenica 5 Maggio 2024

Noemi Durini, il papà: "Il vero colpevole è il padre del fidanzato"

L'uomo si è presentato a casa della famiglia del ragazzo lanciando accuse. La Tac: la 16enne non è stata uccisa a colpi di pietra

Noemi Durini in una foto tratta dal suo profilo facebook - Ansa

Noemi Durini in una foto tratta dal suo profilo facebook - Ansa

Specchia (Lecce), 15 settembre 2017 - Il giorno dopo la confessione di L. N., il 17enne che ha ammesso di aver accoltellato a morte la fidanzata Noemi Durini e ne ha fatto ritrovare il corpo sotto un cumulo di pietre, la tensione in paese è salita ancora, quando il papà di Noemi si è presentato a casa dei genitori del giovane lanciando accuse. 

Intanto, in attesa dell'autopsia, la Tac ha stabilito che la 16enne non è stata uccisa a colpi di pietra, mentre non é stato ancora disposto l'interrogatorio di garanzia per il reo confesso.

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LA RABBIA DEL PAPA' DI NOEMI - Davanti alla casa di Montesardo, la frazione di Alessano in cui vive la famiglia del diciassettenne, Umberto Durini ha cominciato a inveire. Per allontanarlo è stato necessario l'intervento dei carabinieri.  La rabbia di Durini è stata ulteriormente esaltata dalle recenti dichiarazioni dei genitori del 17enne, che durante alcuni programmi televisivi hanno rivelato di essere a conoscenza del fatto che il figlio avesse ucciso la fidanzata. Stando all'ultima versione fornita dal giovane, l'omicidio sarebbe scaturito dal fatto che Noemi voleva a sua volta assassinare i suoi genitori. "Meglio un morto che tre" ha commentato la mamma del giovane, scatenando con queste parole la furia del padre della vittima.

Per Umberto Durini il ragazzo "sta nascondendo suo padre, lo protegge, ma quello non si salverà, ha fatto tutto lui". L'uomo si è a lungo sfogato con i giornalisti, sostenendo di voler perdonare il giovane per quello che ha fatto. Era andato lì per cercare di incontrare il padre del ragazzo e gridava: "Me l'ha uccisa, vieni fuori bastardo".

Noemi, ha ricorda il papà, "era la ragazza più brava del mondo. Non era perfetta, ma era brava e onesta". Una settimana prima della scomparsa, racconta "stava finalmente bene. Tornava a casa tutte le sere alle 20 e mi abbracciava, era riuscita a lasciarlo".

Ma allora cosa è successo? Secondo l'uomo il nodo di tutto è il ruolo dei genitori del fidanzato, in particolare del padre. "Aveva un odio per mia figlia che non era comprensibile - afferma - e ne faceva le spese anche il ragazzo. Un mese fa lo hanno cacciato di casa e sono stato io a portarlo in farmacia per prendere i farmaci". Il padre di Noemi avrebbe aiutato il diciassettenne anche in altre occasioni. "Andava a dormire nelle baracche e io l'ho portato a casa mia, gli compravo i vestiti, le sigarette". 

Ma cosa è successo il 3 settembre? Umberto Durini non accusa direttamente dell'omicidio il padre del ragazzo, ma neanche lo esclude. E in ogni caso la sua versione, al momento, non ha alcun riscontro investigativo. "Mia figlia quella mattina è uscita per chiarire - dice - è appena è salita in macchina il ragazzo deve averla tramortita con un pugno. Poi è andato a casa e il padre ha visto la situazione e ha detto 'ci penso io'. Ha fatto tutto lui - ribadisce - ha fatto festa come un bambino a Disneyland".

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Il biglietto letto dalla madre del fidanzato di Noemi Durini  (Ansa)
Il biglietto letto dalla madre del fidanzato di Noemi Durini (Ansa)

L'INTERROGATORIO - Non é stato ancora disposto l'interrogatorio di garanzia per il ragazzo. I legali difensori del giovane, Luigi Rella e Paolo Pepe stanno attendendo di essere avvisati dalla Procura per i minori di Lecce. Il termine di 48 ore entro cui deve avvenire la convalida del fermo, scade domani. Il giovane si trova in una casa protetta di un comune dell'hinterland di Lecce, tenuto sotto stretta osservazione per timore che possa compiere gesti di autolesionismo.  

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LA TAC - Intanto secondo la Tac non è stata una pietra l'arma utilizzata per uccidere Noemi Durini. L'esame, effettuato dal medico legale Roberto Vaglio, ha evidenziato come sul cranio della ragazza non siano presenti fratture e ferite tali da poter causare il decesso. La causa della morte sarà stabilita con certezza solo dopo l'autopsia di lunedì. Sul cadavere sono presenti comunque segni di pietre, che potrebbero essere compatibili con il fatto che era stato sepolto sotto pezzi di muretto a secco in una campagna. Ma l'esame medico-legale esterno, effettuato il 13 settembre, aveva evidenziato anche la presenza di tagli, che potrebbero confermare la versione del fidanzato che ha rivelato di averla uccisa a coltellate. 

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