Mercoledì 24 Aprile 2024

Romagna, cercansi stagionali disperatamente. Troppi rifiutano

Allarme in Riviera: mancano bagnini, cuochi e camerieri. "Senza voucher è più difficile"

Un bagnino in Riviera romagnola (Frascatore)

Un bagnino in Riviera romagnola (Frascatore)

Numerose le segnalazioni che arrivano alle associazioni di categoria. «Attraverso Cescot – spiega Roberto Lucchi, direttore provinciale di Confesercenti Ravenna – noi pubblichiamo le offerte di lavoro delle aziende, anche in collegamento con i Servizi del centro dell’impiego. In questi giorni sono oltre 40 le aziende con offerte inevase, alcune anche relative a più persone. Lo scorso anno il dato era inferiore della metà». Ma per capire meglio l’entità del fenomeno basta fare il confronto con i dati dei primi mesi dell’anno. Fino ad aprile gli annunci di lavoro sono stati 103, di questi solo cinque sono rimasti inevasi. Gli altri 98 sono andati a buon fine. La situazione appare invece rovesciata in previsione dell’estate. «Ci arrivano parecchie segnalazioni dai nostri associati – prosegue Lucchi – davvero preoccupati. Il personale non c’è e molti si presentano ai colloqui per poi rifiutare l’offerta». I motivi sono diversi, ma Lucchi non esclude che al fenomeno abbia contribuito la mancanza, da quest’anno, dei voucher. «Non sarà l’unica causa – prosegue il direttore di Confesercenti – ma contribuisce. Molti infatti rifiutano l’offerta di lavoro perché dovrebbero rinunciare al sussidio di disoccupazione. La speranza è che questa situazione non produca maggiore lavoro nero».

Nel Riminese il problema della mancanza di personale coinvolge soprattutto gli alberghi, ma anche negozi e ristoranti, in vista della stagione estiva. Non tutti gli hotel infatti sono al completo dal punto di vista del personale. E tra mail e visite di persona negli alberghi è un continuo via vai. I titolari si lamentano anche per un’altra questione. Non solo il personale è difficile da reperire, ma accade anche che chi si presenta non sia qualificato. Molti sono tuttofare, mentre servono baristi, camerieri da sala, cameriere ai piani. Tutti ruoli per i quali, sottolineano i datori di lavoro, «comunque è necessaria una certa professionalità. Invece si presentano persone un po’ avanti con gli anni, sessanta e oltre, che si dicono disponibili a fare di tutto». Anche nel Riminese infine l’eliminazione dei voucher è sentito come un problema. «Venendo meno – spiega un operatore – è anche difficile mettere alla prova qualcuno per pochi giorni, salvo fare un’assunzione temporanea». Complicato al momento fare una stima precisa, ma su 1.100 strutture ricettive del Riminese almeno 600-700 persone per l’estate sono ancora da trovare.