Londra, 29 giugno 2017 - Scotland Yard ha formalmente accusato dell'omicidio di Pietro Sanna la sua vicina di casa bengalese, arrestata ieri. Secondo indiscrezioni la donna avrebbe confessato.
Il 23enne sardo era stato accoltellato a morte il 26 giugno scorso nella City, dove viveva da un paio d’anni assieme a un fratello con l’idea di fare un’esperienza di vita e di lavoro.
La donna sotto accusa si chiama Hasna Begum, 25 anni, originaria del Bangladesh, ma nata e residente a Londra, come riferisce Scotland Yard via Twitter. Begum, per alcuni media la coinquilina di Sanna e per altri la vicina di casa, comparirà oggi dinanzi a un giudice della Thames Magistrates' Court per la convalida dell'arresto.
A woman has tonight been charged with the murder of Pietro Sanna in Canning Town https://t.co/hrM0vmb56I pic.twitter.com/5FUDQ82cLE
— Metropolitan Police (@metpoliceuk) 29 giugno 2017
Resta il mistero sul movente di un gesto "vile e brutale", con diverse coltellate, come riferito dagli investigatori, contro il giovane italiano. Secondo gli investigatori sarebbe stata la stessa Hasna Begum a dare l'allarme dopo l'accoltellamento, e prima dell'arrivo di Giomaria, il fratello di Pietro Sanna, che vive a Londra.
Scotland Yard descrive un'aggressione dalla dinamica 'brutale', con Pietro raggiunto da una serie di coltellate, nella casa di Canning Town, Millwall, nella periferia ovest londinese.
Riguardo al movente la polizia non si sbilancia, anche se il fatto che si conoscessero farebbe escludere il sospetto di furto o di rapina, ipotesi del primo momento. Gary Holmes, ispettore capo che coordina l'indagine, ha sollecitato chiunque sappia qualcosa a farsi avanti. Il consolato generale d'Italia a Londra è "in stretto contatto" con i familiari della vittima.