Giovedì 25 Aprile 2024

Grazia Deledda, chi era la scrittrice italiana nel doodle di Google

Fu la prima donna italiana a vincere un premio Nobel

Grazia Deledda nel doodle di Google

Grazia Deledda nel doodle di Google

Roma, 10 dicembre 2017 - Grazia Deledda protagonista del doodle di Google. Il più famoso motore di ricerca dedica il suo logo di oggi alla scrittrice italiana vincitrice, nel 1926, del Premio Nobel per la letteratura. Proprio oggi, il 10 dicembre di 91 anni fa, fu insignita del riconoscimento, diventando così la prima donna italiana a riceverlo. 

Grazia Deledda nacque nel 1871 a Nuoro, in Sardegna, quinta di sette figli in una famiglia benestante. Iniziò gli studi frequentando le elementari fino alla quarta poi proseguì con un insegnante privato e infine come autodidatta. La sua giovinezza fu segnata da una serie di tragedie dolorose: il fratello maggiore, Santus, abbandonò gli studi e divenne alcolizzato, il più giovane, Andrea, fu arrestato per piccoli furti. Il padre, agiato imprenditore e possidente, morì per una crisi cardiaca il 5 novembre 1892 e la famiglia dovette affrontare difficoltà economiche. Quattro anni più tardi morì anche la sorella Vincenza.

Nel frattempo frattempo aveva intrapreso la sua strada: Grazia Deledda iniziò a molto giovane a scrivere. A soli 17 anni pubblicò i suoi primi racconti su una rivista di Roma, e iniziò a collaborare con riviste della Sardegna e non solo. Il suo primo di successo risale al 1895, "Anime oneste", pubblicato quando la scrittrice aveva appena 24 anni. In seguito, nel 1899 si trasferì a Roma, con il marito Palmiro Madesani conosciuto e sposato pochi mesi prima a Cagliari. Con lui ebbe due figli Franz e Sardus.

A Roma continuò a scrivere: nel 1903 la pubblicazione di Elias Portolu la confermò come scrittrice e l'avviò ad una fortunata serie di romanzi ed opere teatrali. Tra le più famose "Fior di Sardegna", "Tesoro", "Il sigillo d'amore", "Canne al vento" (considerato il suo capolavoro), La Madre.

Il 10 dicembre 1926 ricevette il premio Nobel per la letteratura, "per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano". Dieci anni dopo la vittoria del premio morì a causa di un tumore al seno di cui soffriva da tempo.