Giovedì 25 Aprile 2024

Ravenna, massacrata a bastonate nella villa. Preso il marito, dermatologo dei vip

La donna voleva separarsi. Lui fugge: fermato dalla polizia a Firenze

Matteo Cagnoni e Giulia Ballestri

Matteo Cagnoni e Giulia Ballestri

Ravenna, 20 settembre 2016 - Geloso e morboso alla follia, era arrivato al punto di assoldare un investigatore privato perché scoprisse la seconda vita della moglie che intendeva separarsi da lui. E che infatti stava avviando una nuova relazione. L’ultimo confronto ha avuto un epilogo atroce. Matteo Cagnoni, 51enne di Ravenna, il dermatologo dei vip e assiduo ospite dei salotti televisivi, è accusato di aver ucciso la moglie a colpi di bastone. Giulia Ballestri, 39 anni, casalinga, sua ex paziente che a lungo aveva corteggiato prima che lei accettasse di sposarlo più di dieci anni fa, è stata attirata con l’inganno in una villa disabitata, una delle tante proprietà di famiglia. Una palazzina in stile pre-liberty, immersa in una fitta vegetazione, tra i giardini pubblici e il museo d’arte di Ravenna.   Quando la polizia è entrata, alle 23.45 di domenica, si è trovata di fronte la scena di un atroce delitto. Il corpo seminudo della donna era nello scantinato, il volto sfigurato. Il sangue imbrattava le stanze al piano superiore e lo scalone di marmo giù dal quale era stata trascinata. L’omicida ha infierito con numerosi colpi alla testa e non si sarebbe fermato neppure dopo averle spezzato il respiro. Forse voleva lavare l’affronto: lei aveva trovato un altro uomo col quale, peraltro, lui si era duramente scontrato. Addosso aveva solo il reggiseno, i vestiti non sono stati trovati. L’autopsia, disposta dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal pm Cristina D’Aniello, chiarirà se prima di essere ammazzata abbia dovuto subire anche un rapporto sessuale. L’arma del delitto, un grosso bastone di legno, è stato recuperato dagli investigatori della Mobile, che hanno messo sotto sequestro la villa dell’orrore.

Le pratiche di separazione erano già in atto, Giulia voleva il divorzio da quell’uomo. Era decisa a interrompere un matrimonio al quale solo l’amore per i tre figli piccoli – di 5, 8 e 11 anni – l’aveva finora tenuta ancorata. Il professionista ha inscenato un folle quanto improbabile tentativo di fuga. Ha preso con sé i tre figli ed è tornato a Firenze, nella casa dei genitori. Ma le chiavi della villa e del sistema di allarme – trovato inserito – erano in possesso solo della coppia, per cui gli inquirenti sono andati a colpo sicuro. All’alba di ieri, quando hanno suonato alla villa di Firenze, il 51enne è uscito dalla finestra ed è scappato a piedi. Raggiunto una prima volta da un agente che lo ha afferrato per la camicia, è riuscito a liberarsi e a far perdere le tracce. Poi, convinto che la polizia se ne fosse andata, è tornato nella casa. Senza fare alcun riferimento alla moglie, ha soltanto detto che si era impaurito alla vista delle divise.

Nella giacca aveva una consistente somma di denaro, il suo passaporto e quello dei figli. Per questo gli inquirenti non escludono fosse intenzionato a fuggire all’estero. E ora si trova in carcere, in stato di fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Certo il movente passionale. Della moglie non si avevano notizie da tre giorni. L’ultimo messaggio whatsApp l’aveva inviato al fratello alle 23.45 di giovedì. Per questo la procura colloca la morte entro le 72 ore dal ritrovamento del cadavere. Il fratello aveva presentato denuncia in questura a Ravenna alle 14.30 di domenica. E subito erano scattate le ricerche. I vigili del fuoco hanno buttato giù la porta della loro casa di via Giordano Bruno, trovata vuota e in ordine. Così in quella al mare di Marina Romea. Altre proprietà le avevano a Cortina. Poi, a tarda sera, la macabra scoperta nella villa della famiglia di lui, una dinastia di medici e primari ospedalieri molto nota in città. Nel 2011 Matteo Cagnoni era stato coinvolto in un’inchiesta di farmaci e tangenti, e ne era uscito pulito. Non sopportavala prospettiva di perdere donna che tanto amava e che a lungo aveva inseguito e corteggiato.