Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto, le polizze antisismiche nel mondo

L'assicurazione contro il terremoto è piuttosto diffusa come accessoria di quella antincendio. In molti Paesi c'è una partnership pubblico-privato

Soccorritori al lavoro nell'area dell'hotel Roma ad Amatrice (Ansa)

Soccorritori al lavoro nell'area dell'hotel Roma ad Amatrice (Ansa)

Roma, 31 agosto 2016 - Come spesso capita dopo ogni terremoto di particolare gravità, come è stato quest'ultime, devastante in Centro Italia, si torna a parlare anche di assicurazione antisismica, piuttosto diffusa nel mondo come 'accessoria' della polizza antincendio. In molti Paesi nella gestione del rischio si prevede una partnership pubblico-privata: quando cioè i danni superano una certa soglia, lo Stato interviene a sanare le somme che le compagnie non riescono a coprire integralmente.  Ma ecco come funziona in alcuni Paesi (i casi sono evidenziati dall'Ania).

BELGIO - Le polizze anticalamità sono semiobbligatorie e coprono alluvioni, terremoti, frane, straripamenti. La gestione del rischio e la governance prevede una partnership pubblico-privata. Il fondo pubblico National Calamities Fund interviene per le perdite eccedenti i limiti di indennizzo per evento di ciascuna compagnia di assicurazioni. L'intervento è limitato, in caso di terremoto, entro i 700 milioni di euro. Oltre tale soglia, i risarcimenti agli assicurati sono ridotti proporzionalmente fino a rientrare nelle soglie di indennizzo prestabilite.

FRANCIA - Anche qui assicurarsi contro alluvioni, terremoti, eruzioni, tsunami, spostamento dei ghiacciai è semiobbligatorio e la polizza è accessoria a quella antincendio. Il premio è standard e ammonta al 12% del relativo premio incendio. La governance è pubblico-privata: lo Stato interviene come assicuratore di ultima istanza attraverso la Caisse Centrale di Reinsurance.

TURCHIA - La polizza antisismica è obbligatoria, ma per ora solo il 17% delle case private è assicurato. I premi sono proporzionali al rischio e differenziati per zona (in totale 5) e tipologia costruttiva (in totale 3). Lo Stato interviene come riassicuratore di ultima istanza, qualora la capacità del mercato assicurativo/riassicurativo risulti insufficiente.

CALIFORNIA - In questo Stato, particolarmente a rischio sismico, l'unico evento coperto è il terremoto. La polizza è volontaria, la gestione del rischio è unicamente privata e non è previsto l'intervento dello Stato. I premi sono proporzionali al rischio e differenziati per valore di ricostruzione, tipologia e data di costruzione, la presenza di misure di riduzione del rischio e l'area di ubicazione (in totale 19 zone). Nel 1996 è stato costituito il California Earthquake Authority (Cea), che ha una governance pubblica, sebbene il capitale è finanziato dai contributi delle compagnie di assicurazioni che vi partecipano, dai premi incassati, dai rendimenti sugli investimenti e dalla riassicurazione. Il Cea ha una capacità di 9,6 miliardi di dollari.

GIAPPONE - Anche qui la polizza è unicamente antiterremoto, è volontaria ed è accessoria all'antincendio. I premi sono proporzionali al rischio e differenziati per zona (in totale 8) e tipologia costruttiva (in totale 2). Il premio oscilla da un minimo di 0,5 ad un massimo di 3,13 per 1.000 di somma assicurata. Per promuovere l'adozione di misure preventive sono stati introdotti tre livelli di sconto (30%, 20% e 10%). Gestione e finanziamento del rischio sono pubblico-privati. Lo Stato assume il ruolo di riassicuratore.