Mercoledì 24 Aprile 2024

Corruzione, slitta l'esame del ddl al Senato

In calendario dal 17 al 19 marzo, anziché domani come era previsto da tempo. Orlando: "Calendarizzare il prima possibile"

Senato (Ansa)

Senato (Ansa)

Roma, 4 marzo 2015 - Slitta l'esame nell'Aula del Senato del ddl anticorruzione. La conferenza dei capigruppo di palazzo Madama ha deciso di metterlo in calendario anziché domani com'era previsto da tempo, nella settimana dal 17 al 19 marzo. Contrarie le opposizioni che, tranne Forza Italia, secondo quanto si apprende, hanno chiesto di esaminarlo a partire già dalla prossima settimana. Sul calendario, non essendoci l'unanimità, si esprimerà oggi pomeriggio l'Aula con un voto. Intanto si attende ancora l'emendamento del governo sul falso in bilancio.

Per il ddl anticorruzione, fermo al Senato e i cui termini sono slittati, è "auspicabile la più rapida calendarizzazione possibile" in sede parlamentare. Lo ha spiegato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a margine della registrazione della trasmissione 'Porta a porta' su Rai 1, di cui è stato ospite. Orlando ha chiarito che il Ministero della Giustizia intende procedere con la linea di mantenere tempi più lunghi per la prescrizione nel caso si tratti di reati legati alla corruzione. Riferendosi al ddl sul processo penale - che contiene la parte sui reati di corruzione allo studio della Camera e alle contrarietà espresse dall'Ncd - il Guardasigilli ha affermato che sarà importante "discutere e trovare soluzioni" anche perché, ha specificato, "siamo all'inizio" dell'iter. Malgrado ciò, ha aggiunto Orlando, "va salvaguardata la specificità dei termini di prescrizione individuati per i reati di corruzione", semmai "trovando i termini più congrui".