Mercoledì 24 Aprile 2024

Pensioni, scoppia la polemica. Zanetti: "Follia rimborsare quelle d'oro". Salvini: "Stato ladro"

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la sentenza della Corte Costituzionale. Ora la sentenza acquista efficacia. Il sottosegretario Zanetti: fissiamo una soglia a 5mila euro

Il sottosegretario Zanetti e Matteo Salvini

Il sottosegretario Zanetti e Matteo Salvini

Roma, 7 maggio 2015 - Dopo la sentenza della Consulta, subito operativa e pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale, il Governo studia una soluzione compatibile. Nessun intervento è previsto però nel Cdm di oggi. La sentenza della Corte costituzionale vale per tutti ed è immediatamente applicativa: non servono ricorsi, spiegano intanto fonti della Consulta. 

LA PUBBLICAZIONE  - E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la sentenza della Corte Costituzionale che ha cassato il blocco degli adeguamenti pensionistici.  Ora la sentenza acquista efficacia. La Gazzetta ufficiale, nella serie speciale relativa alla Corte costituzionale, reca infatti, nell'edizione del sei maggio 2015 pubblicata anche su internet, la sentenza 70 del 30 aprile, ossia il "giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale" relativo a "Pensioni - Perequazione automatica dei trattamenti pensionistici - Limitazione, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente a quelli di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100%". 

Il Sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti (Ansa)LA 'GUERRA' DI ZANETTI - "Non è giusto pensare di rimborsare tutte le pensioni, anche quelle più alte", dice il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti ad Agorà, su Rai Tre, aggiungendo che una soglia di 5.000 euro potrebbe rappresentare una misura giusta per il rimborso. "Siamo  in un contesto dove la sostenibilità del sistema pensionistico è stato mantenuto con sacrifici chiesti molto grandi ai pensionati di domani, col passaggio al contributivo, e ai quasi pensionati, spostando in avanti il momento dell'uscita. Giusto quindi rispettare la sentenza, ma anche l'equità intergenerazionale. Sarebbe ingiusto dare il rimborso anche alle pensioni elevate, per Scelta Civica sarebbe una follia. Cinquemila euro potrebbe essere una soglia, al di sopra di quella soglia sarebbe ingiusto rimborsare, verrebbe meno il requisito di giustizia sociale".

 "Sulle pensioni, in un momento infame, con un provvedimento che ha avuto purtroppo anche profili altrettanto infami, perché tale era il momento, sono stati chiesti sacrifici molto forti a tutti", aggiunge Zanetti intervenendo a Radio anch'io, dopo le polemiche suscitate dalle sue ultime dichiarazioni con cui ha definito "immorale" la restituzione dell'indicizzazione alle pensioni più alte. "Confermo la frase - ha detto Zanetti - ovviamente si compone di due parti: una di carattere più tecnico e l'altro di giudizio politico che Scelta civica dà di una vicenda che impone che ci sia il rispetto delle sentenza e di pari passo il rispetto dell'equità intergenerazionale". 

SALVINI: STATO LADRO - "Qui c'è uno Stato ladro che ha derubato 6 milioni di pensionati dei contributi che hanno versato. Come si fa a decidere che erano pensioni alte quelle da 1.445 euro lordi... Se questa gente ha versato dei contributi è giusto che vengano restituiti fino all'ultimo centesimo con una letterina di scuse", ribatte Matteo Salvini sempre ad Agorà. "Il primo contributo di solidarietà - aggiunge - lo deve dare lo Stato. E' giusto che chi porta a casa 10.000 euro al mese dia il suo contributo, ma lo Stato deve darlo per primo. Basta imporre con un decreto alle 20 regioni italiane i costi della sanità del Veneto, lo Stato risparmierebbe secchi 20 miliardi. Domani mattina il ministro delle riforme Boschi porta in parlamento un decreto di tre righe, ci mette la fiducia, Mattarella che non vede, non sente e non parla firma la fiducia, e dice che tutte le Regioni italiane spendono la stessa cifra negli ospedali per fare la stessa cosa. E' così difficile?".

LA PRECISAZIONE - Le sentenze della Corte Costituzionale "producono la cessazione di efficacia della norma stessa dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione" e gli organi politici possono adottare, "ove lo ritengano, i provvedimenti del caso nelle forme costituzionali", precisa il Presidente della Consulta dopo la sentenza sulle pensioni.