Giovedì 25 Aprile 2024

Sindrome di Stoccolma

A PRIMA VISTA sembra amore. Il che conferma come questo sentimento, il più nobile, non abbia né confini, né età. Non che Bersani sia un uomo attempato. Anzi, dopo la scissione dimostra vent’anni di meno. Ma questo suo slancio verso Grillo, beh, lascia a bocca aperta. Certo ricorderete come fu trattato dai 5 Stelle nel marzo del 2013 l’allora premier incaricato del Pd, in quella riunione streaming in cui venne fatto a pezzettini dagli interlocutori. Un macinato trasformato in pubblica polpetta. Oggi, però, contrordine. Bersani apre a Grillo, e non arretra neppure dopo essere stato preso a pesci in faccia assieme ai vecchi compagni dalla ennesima, sprezzante cannonata via blog.

Se fosse amore, sarebbe sindrome di Stoccolma, quella del condannato che si invaghisce del carnefice. Siccome in politica, però, è difficile credere ai moti del cuore, non ci danneremmo l’anima per salvare dalla Circe Grillo il soldato Bersani. Il quale più che dall’amore per Beppe sembra mosso dal suo contrario per Matteo e un Pd da cui ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari, a cominciare dal fatto di essere messo sullo scaffale dei rottami dal rampante direttore marketing arrivato da Rignano. Allora, ecco che uscito dalla Ditta, scopre che la nuova Azienda deve dialogare con tutti, persino con chi non vuole dialogare con nessuno: Grillo. E non si scoraggia, Bersani, di fronte ai talebani pentastellati del non dialogo, o alle critiche dei suoi ex. Fa proposte, indica obiettivi. Del resto, nella melassa politica di oggi, una faccia originale bisogna darsela. Puro interesse. Anche se a prima vista, sembra amore.